Morto in ospedale, condannata l'anestetista | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Morto in ospedale, condannata l’anestetista

Condannata l’anestesista in sala operatoria Maria Rita Mealli ad un anno e sei mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, assolto il primario di anestesia e rianimazione del San Filippo Neri Rossella Reali; l’anestesista e l’ospedale dovranno inoltre risarcire i familiari di Mauro Ponticelli, il 29enne morto il 4 dicembre del 2010 durante l’induzione dell’anestesia per l’asportazione del milza. Per la rabbia i familiari del giovane appena appresa la notizia della morte di Mauro aggredirono medici e infermieri presenti in sala operatoria con calci e pugni. A rendere noto l’esisto della vicenda è l’avvocato Gianluca Arrighi, difensore del primario Reali assolta «per non aver commesso il fatto». La sentenza è stata decisa dal giudice della decima sezione penale del tribunale di Roma, Clementina Forleo. Al termine di un dibattimento durato ben 20 udienze. Ha inoltre condannato la dottoressa Maria Rita Mealli e l’ospedale San Filippo Neri al risarcimento dei danni alle parti civili (i familiari del giovane Ponticelli) da liquidarsi in sede civile. Ha comunque stabilito una provvisionale immediatamente esecutiva per complessivi duecentottantamila euro. «Sin dall’inizio delle indagini abbiamo sempre sostenuto come nessun addebito – ha commentato Arrighi – potesse essere mosso alla dottoressa Reali, medico anestesista scrupoloso e coscienzioso. È stato un processo lungo e complesso ma alla fine il tribunale ha accolto le nostre argomentazioni. Siamo soddisfatti».

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