Mafia, associazione Caponnetto: "Maggiori controlli nel sud Pontino". Dia: "Situazione sotto osservazione" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia, associazione Caponnetto: “Maggiori controlli nel sud Pontino”. Dia: “Situazione sotto osservazione”

– Una delegazione dell’associazione antimafia Antonino Caponnetto è stata ricevuta da parlamentari del Gruppo 5 stelle, componenti della Commissione Parlamentare Antimafia. Nel corso dell’incontro è stata segnalata la necessità di un improcrastinabile maggiore impegno investigativo della DIA di Roma, «l’unico organo interforze altamente specializzato ed adeguatamente attrezzato per perseguire, oggi – spiega la segreteria del’associazione – una mafia moderna ed imprenditrice che dispone, peraltro,di ampie e solidi propaggini nella politica e nelle istituzioni, sui territori del Sud Pontino». È partito da questa proposta l’incontro con i parlamentari della Commissione Antimafia «alla quale è stata rappresentata la preoccupazione che eventuali corti circuiti nelle indagini porterebbero – come sembra si stia verificando nel Basso Lazio, zona a confine fra Lazio e Campania – alla creazione di »zone franche«, dove mafie e malaffare potrebbero farla da padrone assolute nella vita economica e perfino in quella politica o istituzionale». Nel corso dell’incontro è stata consegnata ai parlamentari dell’antimafia una documentata proposta modificativa della legislazione antimafia attuale: la proposta riguarda nello specifico il trasferimento dalla prefetture alle procure distrettuali delle competenze in materia di prevenzione antimafia cosiddetta avanzata e segnatamente quelle relative allo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e quelle relative al rilascio delle certificazioni antimafia nei confronti delle imprese affidatarie di appalti pubblici. «La situazione del sud pontino è sotto la nostra osservazione». Lo ha detto il direttore della Direzione investigativa antimafia, Nunzio Antonio Ferla, nel corso dell’ultima audizione in Commissione Antimafia, rispondendo alla domanda del deputato Cinque Stelle Francesco D’Uva, componente della commissione Antimafia, proprio sugli allarmi criminalità in quel territorio.

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