Roma, Sabatini alla ricerca del numero 1: in lizza Begovic e Romero | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Sabatini alla ricerca del numero 1: in lizza Begovic e Romero

– Presentata la nuova maglia griffata Nike, in casa Roma è tempo di trovare chi dovrà indossarla nella prossima stagione. Ad occuparsi della campagna acquisti e cessioni è il ds Sabatini, trasferitosi a Milano per intavolare trattative di mercato e incontrare colleghi e agenti. Dopo aver praticamente chiuso l’accordo con l’Al-Jazira per la vendita di Gervinho (operazione da 14 milioni, atteso il comunicato per l’addio ufficiale dell’ivoriano), è vicina l’intesa col Cagliari sia per il riscatto della seconda metà del cartellino di Nainggolan, sia per la definizione delle situazioni legate ad Astori (acquisto definitivo) e Ibarbo (rinnovo del prestito). In settimana, poi, il ds vedrà anche Keita, il cui contratto è in scadenza a giugno. Il rinnovo per un’altra stagione farebbe felice Rudi Garcia, che ha nel maliano un punto di riferimento nello spogliatoio di Trigoria (tanto da affidargli i gradi di terzo capitano alle spalle di Totti e De Rossi). Già andati in scena invece gli incontri con Raiola (sul tavolo l’esterno destro del Psg, Van Der Wiel, e il n.1 della Sampdoria, Romero) e il rappresentante del portiere bosniaco Begovic (Stoke City). Sempre in tema di estremi difensori, conclusa una doppia operazione con l’Empoli: Skorupski andrà in Toscana sulla base di un prestito biennale, mentre il difensore Barba (in comproprietà tra le due squadre) è stato riscattato interamente dal club azzurro. L’accordo però prevede che la Roma possa in futuro riacquistare Barba ad una cifra prestabilita. Nel caso di una cessione ad altro club invece, le due società divideranno il ricavato della vendita. Sempre in uscita da registrare l’interesse di Sampdoria e Fiorentina per Destro, rientrato dopo il prestito al Milan. Non solo voci di mercato però rimbalzano a Trigoria. Ci sono anche quelle che accostano il nome del Ceo Italo Zanzi al terremoto che sta sgretolando la Fifa. Il dirigente – che per circa quattro anni ha ricoperto il ruolo di vicesegretario generale della Concacaf di Warner e Blazer, supervisionando gli eventi e le attività redditizie della confederazione e gestendo la comunicazione e il marketing -, ha però precisato all’Ansa «di non essere in alcun modo coinvolto nelle indagini in corso».

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