Gasometro 3.0: il Tar boccia il Comune di Roma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Gasometro 3.0: il Tar boccia il Comune di Roma

Il tribunale amministrativo del Lazio ha disposto il dissequestro della manifestazione e di tutti gli stand collocati sulla Riva Ostiense del Tevere, ai quali il 9 luglio scorso i vigili urbani avevano apposto i sigilli. La colpa degli organizzatori? In mancanza di una risposta da parte dell’amministrazione, avevano pagato il coefficiente massimo per l’occupazione di suolo pubblico. Troppo per il Campidoglio, evidentemente abituato a trattare con gli evasori

gasometroSe ne sono sentite tante sul sequestro, il 9 luglio scorso, della manifestazione Gasometro 3.0, ma il TAR del Lazio ora ha finalmente chiarito la situazione: non mancavano le scia (segnalazione certificata di inizio attività) degli stand, non mancavano le autorizzazioni, comprese quelle dei bagni e per l’esercizio del pubblico spettacolo, non mancava il pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico.
La problematica che aveva creato l’impasse è scaturita dal pagamento del canone COSAP (canone per l’occupazione del suolo pubblico) che l’organizzazione, di comune accordo con gli esercenti partecipanti, ha deciso di pagare secondo il coefficiente più alto. La decisione è stata presa a causa del ritardo nella risposta, da parte del Gabinetto del Sindaco, che, alla domanda dell’ufficio competente del Municipio VIII riguardo l’entità del pagamento per l’occupazione, non ha mai risposto. Così, Gasometro 3.0, per evitare di incorrere in altri tipi di sanzioni derivanti dal mancato rispetto del cronoprogramma stabilito nel progetto vincitore del bando dell’Estate Romana, ha pagato il massimo previsto, atto che per l’amministrazione comunale è risultato arbitrario e autodeterminato in quanto non conseguente ad una decisione del Municipio.
Tale decisione, tuttavia, per l’organizzazione è stata necessaria: “Il 30 giugno è uscita la graduatoria definitiva dei vincitori del bando dell’Estate Romana e la nostra manifestazione sarebbe dovuta iniziare il giorno seguente – ha spiegato Daniele Frullini, responsabile dell’organizzazione – Inoltre ci è stato chiesto di protocollare una serie di documenti, tra cui il pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubbliuco, proprio il primo luglio: l’amministrazione non ci aveva ancora dato una risposta e abbiamo dovuto necessariamente decidere di pagare il canone con il coefficiente più alto per essere in regola”.
Ma tanta premura, evidentemente, non è piaciuta in Campidoglio, abituato ad avere a che fare spesso con chi il canone non lo paga proprio. “Se ci fosse stato Totò Riina, o una partita di cocaina, non sarebbero arrivate così tante macchine” è la reazione dei commercianti che lo scorso 9 luglio hanno visto mettere sotto sequestro l’area della Riva Ostiense del Tevere dove da una settimana avevano posizionato i loro stand per la manifestazione. Vincitrice del bando dell’estate romana, la kermesse quest’anno ha arricchito la sua proposta con itinerari enogastronimici, sportivi e luoghi dedicati alla riscoperta della dieta mediterranea che, al termine della manifestazione capitolina, verranno spostati a Milano per concludere l’Expo. Anche l’impatto acustico, grande problema delle scorse edizioni, ha trovato soluzione con le nuove installazioni che insonorizzano gli stand delle discoteche all’aperto.
Eppure, tutto questo non è bastato il 9 luglio scorso a fermare l’intervento degli agenti del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale, diretti dal comandante Antonio Di Maggio, che hanno messo i sigilli alla manifestazione, ora in attesa di essere rimossi perché Gasometro 3.0 possa riprendere la normale attività degli stand.
Nei giorni scorsi gli organizzatori della manifestazione hanno avuto anche un’altra sorpresa. Si legge sulla pagina facebook: “L’organizzazione è felice di scoprire che, mentre la manifestazione vincitrice del bando dell’Estate Romana 2015 viene lasciata colpevolmente da più di venti giorni ancora in attesa del provvedimento autorizzativo finale dell’Amministrazione Capitolina, il Gasometro diventa l’immagine guida dell’Estate Romana usata dallo stesso Comune di Roma sia nella pagina ufficiale dell’Estate Romana che in tutta la sua comunicazione”. “Oltre il danno la beffa” ha commentato Daniele Frullini. Martina Perrone

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