Applausi per Etoiles sotto il cielo della Capitale | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Applausi per Etoiles sotto il cielo della Capitale

La leggerezza dei movimenti e la potenza dei muscoli, e poi la musica, ad accompagnare il volteggiare aggraziato ed elegante dei ballerini: è stato un autentico successo il Gala Picone e i Grandi della Danza, ideato dall’ètoile internazionale Giuseppe Picone e svoltosi ieri sera sul palco «sotto le stelle» del Teatro Villa Pamphilj nell’ambito del festival «Invito alla danza». Il Gala, ultimo appuntamento prima della chiusura del cartellone il 3 agosto (con lo Spellbound Contemporary Ballet), ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico, che nonostante la serata afosa (e il lieve ritardo nell’inizio dello spettacolo) ha dimostrato con lunghi applausi il proprio sostegno agli artisti, tutti grandi protagonisti della danza internazionale. Accanto a Picone, infatti, a esibirsi sul palcoscenico romano sono stati nomi del calibro di Liudmila Konovalova dell’Opera di Vienna, Nicolai Gorodiskii del Teatro Colon di Buenos Aires, Ana Sophia Scheller del New York City Ballet, Sara Renda del balletto di Bordeaux, Kateryna Kukhar e Alexander Stoyanov del Teatro dell’Opera di Kiev, Avetik Karapetyan del Balletto di Toulouse. Confermando l’anima «ibrida» di «Invito alla danza», che da 25 anni si propone per precisa scelta artistica di sostenere e stimolare l’antica arte coreutica mescolando la tradizione alle nuove tendenze del contemporaneo, il Gala ha presentato al pubblico un programma suggestivo ben diviso in due parti: tra passi a due e assoli, nella prima si sono susseguiti brani classici tratti da «La Bayadère», «La Bella Addormentata nel bosco», «Le Corsaire», «Don Chisciotte», «Carmen», mentre nella seconda le coreografie contemporanee come «Le Bourgeois» su musiche di Jacques Brel. Fino ad arrivare al momento clou della serata, il «Bolero» su musiche di Maurice Ravel, di cui Picone è interprete e coreografo. Nessuno sfarzo in questo Gala, se non quello dei luccicanti costumi sulla scena, con i ballerini così vicini alla platea da vederne le espressioni del volto, quasi da poterli toccare. Del resto lo spettacolo si inserisce perfettamente in un festival che da sempre punta tutto sulla «sostanza», con l’unico obiettivo dell’eccellenza: «da 25 anni questa manifestazione mi dà grandi soddisfazioni: nonostante le tante difficoltà sono riuscita a portare al pubblico di Roma nomi illustri del balletto e grandi compagnie», ha detto ieri sera all’ANSA Marina Michetti, direttrice di «Invito alla danza», «non è importante quale tipo di tecnica si propone in uno spettacolo, ma solo fare scelte che rispettino la qualità artistica». A chiudere la serata, un gran finale con tutti gli artisti sul palco, premiato dall’entusiasmo della platea. Se l’obiettivo era sottolineare quanto la danza non solo sia viva ma abbia un pubblico numeroso, preparato ed esigente anche in Italia, questo Gala senz’altro l’ha raggiunto.

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