Centro d'urgenza, Tortosa: "Si rischia la scomparsa nel Lazio" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Centro d’urgenza, Tortosa: “Si rischia la scomparsa nel Lazio”

«Ce n’era solo una in tutto il Lazio ed era un’eccellenza, ora non c’è più. L’unità spinale unipolare dell’Ospedale CTO di Roma, ovvero quella struttura capace di prendere in cura con urgenza pazienti tetraplegici e paraplegici al momento del trauma, per poi stabilizzarli chirurgicamente e subito riabilitarli in un unico polo ospedaliero, è stata declassata a semplice unità spinale. I circa 70 casi di persone vittime di incidente stradale con lesioni spinali che ogni anno nel Lazio venivano curate al CTO di Roma, dovranno ora dirottare in altre regioni come l’Emilia Romagna. La decisione è stata presa il 5 agosto scorso dal DG della ASL Roma C, Carlo Saitto, in coerenza con il Piano di rientro regionale. Addio quindi alla possibilità di garantire una riabilitazione contemporanea al trattamento del trauma, l’unica risposta capace di ottenere il maggior grado di recupero in pazienti colpiti da incidenti così drammatici. Una metodica universalmente riconosciuta come la più efficace per trattare il trauma midollare che oggi scompare dalla Regione Lazio. Peccato! E pensare che 15 anni fa il Lazio fu proprio la prima regione d’Italia e l’unica del centro sud a dotarsi di questa struttura complessa, smantellata in quattro e quattr’otto per motivi di riorganizzazione aziendale proprio ad agosto quando notizie di questo tipo si perdono tra il caldo e le distrazioni estive. Se questo il prezzo che i cittadini del Lazio devono pagare per uscire dal commissariamento della sanità, credo che Zingaretti non sia sulla strada giusta». Lo afferma in una nota Oscar Tortosa, esponente del PSI ed ex capogruppo del PSI al Consiglio Regionale del Lazio.

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