Mafia Roma, non solo i Casamonica: così si dividono la Capitale | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia Roma, non solo i Casamonica: così si dividono la Capitale

– E con il funerale kitsch di Vittorio Casamonica Roma scoprì il controllo del territorio dei clan. La famiglia criminale dei Sinti venuti dall’Abruzzo – un migliaio di affiliati – opera in tutta la zona sudest della città, dalla Romanina ad Anagnina a Torre Angela a Tor Bella Monaca ai Castelli Romani. E a Ostia sul litorale con l’altro clan nomade degli Spada. E non solo a Roma: da Ciampino a Frascati e ancora nell’alta Ciociaria si estende il regno dei Casamonica. I cui vertici sono costituiti anche da esponenti delle famiglie Di Silvio, De Rosa, Bevilacqua e Spinelli. Nella Città Eterna agiscono anche altre mafie potenti e pericolose oltre al clan a cui apparteneva ‘zio Vittoriò. Una mappa disegnata già prima dell’indagine su Mafia Capitale da inchieste come ‘I 4 Re di Romà di Lirio Abbate sull’Espresso e libri come ‘Grande Raccordo Criminalè di Floriana Bulfon e Pietro Orsatti. E quindi ecco la camorra romana di Michele Senese, i Casalesi, la ‘Ndrangheta e Cosa Nostra. E poi la banda di Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, apparsa al grande pubblico a dicembre 2014 con la prima retata. Senza dimenticare le mafie straniere: cinese, albanese, nigeriana, russa e altre ancora. Un quadro criminale riassunto di recente in Commissione Antimafia alla Camera dal prefetto di Roma Franco Gabrielli. «La mappa della criminalità organizzata nell’area di Roma vede attive affiliazioni delle tre mafie storiche ognuna in zone precise – ha detto -, il che lascia supporre un accordo spartitorio sia per zone che per interessi». Articolata è la presenza della ‘Ndrangheta per il riciclaggio con la acquisizione di immobili e attività commerciali, con ‘ndrine del Vibonese, Crotonese e Reggino che hanno intessuto rapporti con i sodalizi romani, soprattutto i Casamonica, secondo Gabrielli. La camorra si concentra in alcune zone ben precise di Roma; oltre all’investimento di capitali sporchi nel mercato immobiliare del Centro storico i sodalizi campani concentrano le proprie attività illecite nei quartieri dell’Esquilino con il clan Giuliano e di Ostiense con il clan Zaza, in collegamento con i Mazzarella con interessi sulle attività di ristorazione e alberghiere, ma anche traffico di stupefacenti con il clan Moccia a Tor Bella Monaca; Cosa Nostra infine fa riferimento alla famiglia Triassi e concentra i propri interessi sul riciclaggio a Ostia insieme al clan Fasciani.(

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