Il premier Renzi puntella il primo cittadino: "Ha gli strumenti, ora lavori" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il premier Renzi puntella il primo cittadino: “Ha gli strumenti, ora lavori”

«Parlare di tregua è un pò troppo, diciamo che a questo punto Marino non ha più scuse per rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare…». Ai vertici del Pd spiegano così le decisioni del consiglio dei ministri per cercare di girare pagina nella capitale dopo gli arresti di Mafia Capitale e in vista del Giubileo. La distanza tra Matteo Renzi e Ignazio Marino resta ma, messe da parte polemiche e ultimatum, ora il premier punta a risollevare la capitale, «puntellando» il sindaco con tre figure di sua assoluta fiducia: Franco Gabrielli, Silvia Scozzese e Raffaele Cantone. Ignazio Marino è stato il convitato di pietra del consiglio dei ministri. La sua figura, e pure la sua assenza a Roma nei giorni della bufera dei funerali show di Casamonica, aleggiava nella riunione. Ma nè Renzi nè i ministri si sono lasciati andare, a quanto raccontano, a valutazioni sull’operato del sindaco. Il presidente del consiglio, rimasto volutamente ai margini delle polemiche agostane, ha continuato sulla linea del silenzio lasciando ad Angelino Alfano il compito di illustrare la relazione su Mafia Capitale ed i provvedimenti. Solo sulla «terapia» per il Giubileo il premier è intervenuto per presentare, se mai ci fosse bisogno di presentazione, i suoi cavalli di razza scelti per decreto per consentire la riuscita dell’Anno Santo: il prefetto Franco Gabrielli, che farà da regista delle iniziative e che gode dell’assoluta fiducia del governo. E l’ex assessore al Bilancio del Comune di Roma, la renziana Silvia Scozzese, un’esperienza nell’Anci, dimessasi a luglio scorso insieme all’altro assessore renziano Guido Improta e ora tornata con il compito di commissario al debito di Roma. Sarà di fatto lei, insieme a Causi, a tenere i cordoni della borsa per le opere per il Giubileo. Cordoni stretti visto che il governo non ha deciso di stanziare risorse aggiuntive ma, secondo fonti di governo, sufficienti per le opere previste. Non un commissariamento del sindaco, assicurano al Pd, ma certo un forte affiancamento visto che, spiega un ministro, «i poteri del prefetto sono molto significativi». «Il successo del Giubileo è il successo del paese», è la formula scelta in conferenza stampa dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti per spiegare che non è più tempo di scontri politici. Per questo sembrano cadere nel vuoto gli attacchi e la richiesta di ritorno alle urne che arrivano da M5S, da Fi e dalla Lega. «Non accettiamo lezioni di moralità da chi ha governato e sostenuto Alemanno», tagliano corto i renziani, sperando che la fiducia concessa a Marino, ma soprattutto il lavoro dei tutor che lo affiancheranno, tolga Roma dalla pubblicità negativa delle prime pagine di tutto il mondo.

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