L'allarme di Abbruzzese: "In Ciociaria più di 100mila disoccupati" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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L’allarme di Abbruzzese: “In Ciociaria più di 100mila disoccupati”

«Il grido di allarme lanciato dai sindacati sul sistema lavoro della provincia di Frosinone ci fa rende sempre più conto di quanto la Regione Lazio sia lontana dalle reali criticità di aziende e cittadini. Zingaretti sembra vivere nel paese delle meraviglie, mentre soltanto in Ciociaria sono circa centomila i disoccupati ed i giovani diventano vecchi in attesa di entrare ne mondo del lavoro». Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI: «I dati registrati dai centri per l’impiego non lasciano dubbi. Sono 123.792, infatti, le richieste presentate fino al 12 agosto scorso, di cui 67.042 presentate da donne e 56.750 presentate da uomini. Dunque, 20% delle persone in età da lavoro del territorio si dichiara in cerca di occupazione. Pertanto, in questo contesto, parlare di primavera economica, sembra un pò azzardato anche se le notizie positive che riguardano la ripresa della produzione nello stabilimento FCA di Cassino, sono senz’altro un iniezione di fiducia non indifferente. Ma occorre fare di più, pensare anche allo sviluppo in altri settori. La crisi morde ancora, anche se la congiuntura negativa sembra essere quasi alle spalle. Servono risorse e sburocratizzazione della macchina amministrativa per poter riuscire a risalire la china in poco tempo. I sindacati, inoltre hanno evidenziato quello che da tempo sostengo e che non è stato mai sposato in pieno dalla maggioranza che guida la Regione Lazio, ovvero che le realtà imprenditoriali di questo territorio, hanno bisogno di un’organizzazione infrastrutturale all’altezza. Il futuro passa attraverso nuove infrastrutture degne di tale nome, soltanto così potremmo attrarre investitori e far fiorire nuovi posti di lavoro. Detto ciò è palese l’inadeguatezza e l’inconsistenza della politica economica messa in campo dal Zingaretti è compagni, che seppur sostenuti da una comunicazione efficace, ancora non hanno lasciato il segno, attraverso provvedimenti mirati e volti al reale rilancio dell’intera Regione Lazio. Spero che il ‘bianconigliò ricordi presto che al governatori che il tempo passa e che è ora di destarsi ed uscire dal paese delle meraviglie, prima che imprenditori e cittadini, già stufi di attendere, comincino a chiedere la sua testa, in stile ‘regina di Cuorì».

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