Giubileo, Roma sotto attacco: giornata di prove anti terrore. Sabella incontra i sindacati dei vigili | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Giubileo, Roma sotto attacco: giornata di prove anti terrore. Sabella incontra i sindacati dei vigili

Solo una esercitazione, per fortuna, che in vista dell'anno santo è servita al ministero dell'Interno e alla Prefettura a mettere alla prova le procedure di emergenza in caso di eventualità che nessuno vorrebbe mai vedere

– Alla vigilia dell’anniversario dell’11 settembre Roma si sveglia sotto attacco, con ostaggi nelle mani dei terroristi, pacchi bomba e forze speciali in azione in tre luoghi potenzialmente ‘caldì come il Vaticano, la stazione ferroviaria di Ostiense e la sede del ministero degli Esteri. Solo una esercitazione, per fortuna, che in vista del Giubileo è servita al ministero dell’Interno e alla Prefettura a mettere alla prova le procedure di emergenza in caso di eventualità che nessuno vorrebbe mai vedere ma che, con la stessa convinzione, nessuno può permettersi di sottovalutare. E il primo a non farlo è proprio il prefetto Franco Gabrielli, che sul Giubileo avrà un ruolo di coordinamento: «Noi non parliamo per scaramanzia, pensiamo che la minaccia del terrorismo internazionale sia concreta e reale – scandiva solo qualche giorno fa – Dobbiamo attrezzarci in modo che la minaccia non si concretizzi in modo negativo». Detto, fatto. Stamattina dalle 8,40 fino al primo pomeriggio, anche se solo per finta, le forze dell’ordine di Roma hanno provato cosa vuol dire essere alle prese con un incubo: mobilitati la polizia e i carabinieri, i reparti speciali, ma anche i vigili del fuoco, la polizia locale e l’Ares 118. Tre i punti in cui la macchina dell’anti-terrorismo si è messa alla prova, tre diversi scenari in cui si è simulato l’assalto di cellule terroristiche con una circostanza comune: il sequestro di ostaggi civili. Il primo teatro su cui si sono misurate le forze speciali, come era ragionevole aspettarsi, è stato il Vaticano, proprio accanto al colonnato dalla parte di Borgo. Lì cioè dove nel corso dell’Anno Santo non mancherà mai la folla di fedeli che attendono di poter concludere il loro pellegrinaggio nella basilica di San Pietro. E, fattore non da poco, dove un attacco potrebbe essere devastante anche dal punto di vista simbolico. Strade chiuse e forze speciali in azione, mentre tutt’attorno i turisti proseguivano la loro visita in Vaticano. Meno scontato il secondo scenario, lo snodo di comunicazione della Stazione Ostiense, dal lato di Eataly, considerata strategica in relazione alla vicinanza con San Paolo, una delle quattro basiliche di Roma tradizionalmente legate alle devozioni dell’Anno Santo. Infine, l’azione interforze ha voluto testare la possibilità di un attacco ad una sede di governo, quella del ministero degli Affari Esteri alla Farnesina. Qui per liberare gli ‘ostaggì sono scese in campo le teste di cuoio del Gis, il Gruppo intervento speciale dei Carabinieri, e nell’esercitazione sono stati coinvolti anche gli elicotteri. Ma al di là dell’azione in sè, la giornata di oggi è servita al ‘cervellò organizzativo della sicurezza anche a testare il coordinamento tra le varie sale operative, i tempi delle comunicazioni, le procedure che devono scattare, oliate e certe, in caso di reale emergenza. Non ultimo, grazie al coinvolgimento dei vigili urbani, sono stati messi alla prova anche i tempi di arrivo sul luogo dell’intervento. Un dato che in una città complessa e trafficata come Roma possono fare la differenza tra un disastro e un successo: tra la vita e la morte.

Riunione in Campidoglio tra l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella e i rappresentanti sindacali della polizia locale di Roma. Al tavolo si sta discutendo della riorganizzazione del corpo anche in vista del Giubileo. «L’assessore sta redigendo una sintesi dell’incontro in cui si ribadisce l’importanza di tutti i territori e la necessità di trovare soluzioni condivise ai problemi del corpo. Alla luce di questo io esprimo vivo apprezzamento riscontrando un livello di competenza nell’amministrazione, prima mancante», riferisce Francesco Croce della Uil Fpl. «Siamo al tavolo tutti i sindacati della polizia locale di Roma insieme al l’assessore Sabella – esordisce Croce -. In primis dobbiamo affrontare il nodo della forte demotivazione degli appartenenti al corpo, facendo punto a capo rispetto al precedente atteggiamento dell’amministrazione. Sabella ha compreso la grande portata di questo problema e si è preso 15 giorni di tempo per darci le prime risposte. Il secondo tema sul piatto è la condivisione un modello organizzativo meno improvvisato, anche in vista del Giubileo. Abbiamo bisogno, ad esempio, di un piano di regolamentazione del traffico coordinato in tutta la città e non solo accentrato, frutto di una collaborazione tra tutti i territori». Croce spiega anche che oggi «in un primo momento l’assessore Sabella aveva riproposto un progetto non sconosciuto al tavolo sindacale, ovvero quello di ridurre le sedi della polizia locale (dalle 19 attuali a 8). Poi noi abbiamo evidenziato tutte le incongruzenze e astrattezze di questo progetto e Sabella ha dimostrato grande elasticità mentale mettendolo in stand by. Ha chiesto, invece, alle organizzazioni sindacali di portare una loro proposta sull’organizzazione del corpo che si deve preparare all’Anno Santo. Per quanto ci riguarda, si parte dall’individuazione dei compiti essenziali e più urgenti e si mettono in stand by funzioni meno richieste».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login