Agricoltura, la svolta della Regione: "Nuova vita per i vecchia casali". Coldiretti: "Regole positive" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Agricoltura, la svolta della Regione: “Nuova vita per i vecchia casali”. Coldiretti: “Regole positive”

– I vecchi e inutilizzati manufatti agricoli del Lazio potranno essere demoliti e ricostruiti per ospitare attività compatibili con la ‘terrà, come agriturismi, attività di vendita dei prodotti, ristorazione e degustazioni, ma anche attività didattiche, sociali, ricreative e terapeutico-riabilitative. Lo prevede il regolamento attuativo sulla multifunzionalità rurale nel Lazio, operativo dal mese scorso e oggi presentato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti insieme con gli assessori all’Urbanistica Michele Civita e all’Agricoltura Sonia Ricci. Il regolamento è legato alla legge sul nuovo Piano casa, con cui sono state introdotte modifiche alle normative del Pua, il Piano di utilizzazione aziendale. Il regolamento pone comunque diversi paletti: il primo è che nell’operazione di demolizione-ricostruzione non sono previsti premi di cubatura, e c’è l’obbligo di mantenere per sempre la destinazione agricola. Inoltre il 90 per cento del territorio aziendale deve essere destinato all’attività agricola e i prodotti eventualmente smerciati o lavorati devono provenire per il 50 per cento o dall’azienda stessa o da altre aziende agricole del Lazio. Si tratta di un processo che potenzia il ruolo delle aziende agricole e ne accresce, nelle intenzioni della Regione, l’importanza nel ciclo economico, contribuendo a colmare un deficit che interessa l’intero territorio regionale e in particolare Roma Capitale, il più grande Comune agricolo d’Europa con 52 mila ettari di terre agricole che rappresentano il 30% dell’intero territorio comunale. Obiettivi della Regione, mettere fine all’espansione edilizia nell’Agro Romano, tutelare il territorio agricolo, offrire nuove forme di tutela attiva per il territorio, aumentare l’offerta di servizi, creare nuovi posti di lavoro, avviare la riqualificazione edilizia degli insediamenti e dei manufatti rurali.«Nelle nostre campagne ci sono tanti casali abbandonati, strutture agricole che non hanno più una funzione e spesso dopo essere andate in rovina vengono trasformate in obbrobri o solo in immobili residenziali, oppure vengono per anni abbandonate creando zone anche pericolose. Grazie a questo nuovo regolamento questa fase si chiude». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presentando il regolamento sulla ruralità multifunzionale. «Gli imprenditori agricoli – ha spiegato – impegnandosi a mantenere il manufatto e la terra a vocazione agricola, potranno utilizzare questi spazi anche demolendo e ricostruendo in altri luoghi, però con vocazioni legate a un’idea moderna di agricoltura. È una bella rivoluzione – ha proseguito – e il cuore della proposta è valorizzare l’agricoltura regionale e il paesaggio, e rendere la nostra regione più bella e più fruibile da parte dei turisti. Solo qualche giorno fa abbiamo presentato i Cammini di fede, 1000 km che dalle province del Lazio si avvicinano alla Capitale. Questi cammini che accoglieranno milioni di pellegrini ora hanno bisogno di accoglienza, di incontro, di opportunità. In più nel Psr, cioè nelle norme europee dedicate all’agricoltura – ha ricordato – noi abbiamo previsto 44 milioni di euro per gli imprenditori agricoli che vogliono trasformare manufatti o attività. Quindi norme più semplici per lottare contro la burocrazia e sostegno finanziario per chi, imprenditore intelligente e onesto, vuole continuare una vocazione che ha ereditato dai propri padri. Il Lazio – ha concluso il governatore – continua a cambiare».«Il mio giudizio è assolutamente positivo, questo regolamento per noi sancisce l’alba di una modernizzazione necessaria per il nostro settore». Lo ha detto il presidente di Coldiretti Roma e Lazio David Granieri, intervenendo alla presentazione del regolamento della Regione Lazio sulla ruralità multifunzionale. «Per l’ennesima volta – ha aggiunto – dimostriamo di essere necessari per l’innovazione di questa regione. In un momento così importante, con il Giubileo, per noi è fondamentale. È un regolamento che puo da una parte riorganizzare un settore come quello dei servizi in agricoltura e dall’altra restituire un pezzo di dignità, tradotta in economia, al mondo agricolo. Ci aspettiamo che moltissimi imprenditori utilizzeranno le possibilità del regolamento, ce ne aspetteremo ancora di più quando anche le aree parco, cioè i gioielli ambientali, possano essere messi a disposizione perchè lì dentro c’è tanta agricoltura, tante bellezze e strutture efficientissime che devono essere messe in condizione di lavorare e non escluse solo per un motivo normativo».

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