Mafia capitale, Comune parte civile. No al giudizio abbreviato per l'ex dg Ama | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, Comune parte civile. No al giudizio abbreviato per l’ex dg Ama

– Arriverà il prossimo 30 ottobre la prima sentenza legata alla maxinchiesta su Mafia Capitale. Una data fissata dal gup del tribunale di Roma al termine di una lunga giornata durante la quale si è celebrata la prima udienza del processo Ama, uno dei tanti filoni dell’inchiesta che ha terremotato i palazzi della politica all’ombra del Campidoglio. È stata la giornata della mancata presenza in tribunale del sindaco dimissionario Ignazio Marino, dell’arrivo a piazzale Clodio, in sua vece, dell’assessore alla Legalità Alfonso Sabella. La giornata del ‘nò del giudice al giudizio abbreviato per l’ex dg di Ama, Giovanni Fiscon ma anche delle parole di Papa Francesco che ha definito in un tweet la corruzione come «un cancro che distrugge la società». Nella prima «verifica» in tribunale del lavoro svolto dai pm della Procura, il Comune di Roma e la Regione Lazio hanno incassato l’ok dal gup Anna Criscuolo alla costituzione di parte civile nel procedimento che vede imputate per corruzione, usura e turbativa d’asta quattro persone: Emanuela Salvatori (ex responsabile del coordinamento per i nomadi), Emilio Gammuto (collaboratore di Salvatore Buzzi), Raffaele Bracci e Fabio Gaudenzi, uomini vicini a Massimo Carminati. Via libera alla costituzione di parte civile anche per le associazioni anti mafia, Sos Imprese-Libera, Cittadinanza attiva e l’associazione Antonino Caponnetto. «La costituzione di parte civile – ha spiegato Sabella lasciando il tribunale – è fatta allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni morali, materiali e funzionali, che sono quelli che mi premono di più perchè sono le funzioni statutarie che Roma Capitale ha nei confronti dei propri cittadini». Sabella ha aggiunto che «la costituzione di parte civile non è di Marino, ma di Roma Capitale, rappresentata dall’assessore alla Legalità delegato dal sindaco, quindi non è anomalo che lui oggi non ci sia». Finirà, invece, nel maxi processo che inizierà il 5 novembre la posizione dell’ex dg Ama Fiscon. Il giudice ha respinto la richiesta dei suoi legali che chiedevano che il loro assistito fosse giudicato con rito abbreviato condizionato all’audizione di 26 testimoni. La difesa dell’ex Dg ha quindi scelto di proseguire il procedimento con rito ordinario. «Riteniamo la posizione di Fiscon diversa da quella di tutti gli altri e pertanto volevamo distaccarci dal gruppone, da questa rete che ha catturato tutte queste persone – ha commentato l’avvocato Sciullo – Nella sede fisiologica che è quella dibattimento dove porteremo circa 50 testi».

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