Ospedale israelitico, dopo le truffe alla sanità arrivano le dimissioni del cda | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ospedale israelitico, dopo le truffe alla sanità arrivano le dimissioni del cda

«Il Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Israelitico ha rimesso il suo mandato questo pomeriggio» Lo comunica, in una nota, il portavoce della Comunità Ebraica di Roma. Nell’inchiesta della Procura di Roma, secondo cui l’ospedale Israelitico era stato trasformato in una sorta di centrale di produzione di false attestazioni per gonfiare le richieste di rimborso alla Regione Lazio, ieri sono state arrestate 14 persone, tra cui il direttore generale del nosocomio Antonio Mastrapasqua, già a capo dell’Inps. Sono tutte ai domiciliari mentre per altri due indagati il gip ha disposto l’obbligo di firma. Tra le persone raggiunte dalla misura cautelare, figurano il vicedirettore Tiziana D’Agostini, Gianluigi Spinelli, direttore sanitario nonchè responsabile del Day Hospital, Mirella Urso, responsabile dell’ufficio controllo appropriatezza cartelle cliniche, Elvira Di Cave, primario del reparto di ortopedia, Pietro Aloisi, responsabile del servizio urologia, e Naim Nasrollah, medico chirurgo. I carabinieri hanno effettuato anche un sequestro di beni per 7,5 milioni di euro. «La Comunità Ebraica di Roma – aggiunge la nota – ringrazia i membri del consiglio dimissionario per il lavoro svolto fino ad oggi e nominerà nei prossimi giorni un nuovo Cda. La prima preoccupazione della Comunità Ebraica di Roma è mettere in sicurezza i posti di lavoro dell’Ospedale Israelitico e continuare – conclude – ad assicurare le prestazioni sanitarie ai pazienti».

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