Inchiesta nomine, presto sentiti Marino e Alemanno | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Inchiesta nomine, presto sentiti Marino e Alemanno

– Gli ex sindaci di Roma Ignazio Marino e Gianni Alemanno saranno interrogati a breve nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sui presunti illeciti legati alle procedure di nomine dirigenziali in Campidoglio in violazione del Testo Unico degli Enti Locali. Marino e Alemanno, come riportano alcuni organi di informazione, così come l’ex segretario generale Liborio Iudicelli ed altri 55 tra ex assessori, dirigenti e funzionari di dipartimenti, sono indagati dalla procura di Roma per abuso d’ufficio. A cominciare dai prossimi giorni quindi comincerà la tornata di interrogatori da parte del pm Francesco Dall’Olio e degli uomini del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza. Al centro dell’inchiesta presunti illeciti legati alle procedure di nomine dirigenziali in violazione del Testo Unico degli Enti Locali e, soprattutto, i compensi elargiti, in molti casi, superiori a quanto previsto dalla norma. Gli accertamenti, che hanno preso spunto la scorsa estate da un’informativa delle fiamme gialle, non coinvolgono l’attuale amministrazione guidata dal commissario Francesco Paolo Tronca. Gli inquirenti prendono in esame nomine fatte dal 2008 in poi poichè eventuali irregolarità avvenute in precedenza sono coperte da prescrizione. «Dell’inchiesta ho personalmente notizia solo attraverso l’elezione in domicilio che ho depositato nel dicembre scorso alla Guardia di Finanza. In realtà tutte le procedure di nomina di dirigenti esterni al Comune hanno seguito, per quello che mi risulta, le stesse identiche procedure non solo della giunta Marino, coinvolta anch’essa nell’inchiesta, ma anche delle giunte di Veltroni e Rutelli». È quanto dichiara l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito al procedimento della Procura di Roma che lo vede indagato per abuso d’ufficio. «Si tratta di procedure da sempre seguite – prosegue – in base alle norme vigente e secondo un’interpretazione unanimemente data fino ad oggi, predisposte dagli uffici e validate dal Segretario Generale. Non vedo, quindi, in ogni caso come possa essere coinvolta la mia Giunta Comunale che ha approvato atti predisposti e validati in sede tecnica». Alemanno confida «in una rapida archiviazione del procedimento da parte della Magistratura rispetto a scelte su cui è francamente impossibile intravedere un profilo penale e che comunque, lo ripeto ancora una volta, sono identiche a quelle da sempre seguite all’interno del Campidoglio».

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