Campidoglio, sfida a distanza Marchini-Raggi. Il centrodestra ancora alla ricerca della quadra | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, sfida a distanza Marchini-Raggi. Il centrodestra ancora alla ricerca della quadra

Dopo i giorni della tempesta, tentano progressivamente di imbastire una ricucitura. Anche perché, stando cosi' le cose, il ballottaggio resta lontano come la candidata a Cinquestelle. Il forzista Bertolaso assicura che resterà in campo e a Rutelli sindaco dà 7

Tutti in campo ma tutti consapevoli che, con il passar dei giorni, quantomeno il tentativo di trovare il bandolo della matassa si rende necessario: i 4 candidati del centrodestra a Roma (Giorgia Meloni, Guido Bertolaso, Alfio Marchini e Francesco Storace), dopo i giorni della tempesta, tentano progressivamente di imbastire una ricucitura. Anche perche’, stando cosi’ le cose, il ballottaggio resta lontano e, conseguentemente, resta lontana quella Virginia Raggi che, per gli ultimi sondaggi, al secondo turno ci andra’ quasi certamente. Oggi e’ proprio contro la candidata M5S che Alfio Marchini punta il dito: “Raggi trasparente? Le chiedono se fa il tifo per la Roma o la Lazio e risponde ‘non mi esprimo’. Inizia male…”. Parole che Marchini pronuncia in tv, dove nega di essere il futuro leader del centrodestra unito (“Credo che Silvio Berlusconi non abbia in mente un erede”), spiega che, a dispetto di quanto voglia fare il M5S, lui “i dipendenti pubblici li responsabilizza e non li licenzia” e annuncia un confronto sul programma con “Berlusconi, Meloni, Storace…per vedere se c’e’ qualcosa di concreto in comune”. Insomma, i vari ‘pezzi’ del centrodestra tentano la difficile strada del dialogo. Tanto che da Arcore Berlusconi, inaugurando una pista ciclopedonale, sottolinea che “a breve” vedra’ il leader della Lega Matteo Salvini e si augura che quello romano sia solo “un capriccio isolato”. In agenda, al momento, un incontro tra i due ancora non c’e’. Ma di certo, anche tra i leader e dirigenti di FI e Lega i toni sono meno battaglieri. A Torino e Bologna, nonostante la Lega abbia gia’ avanzato le proprie candidature, in FI si sottolinea come una decisione definitiva non sia stata ancora presa. Mentre l’ex premier tentera’ di circoscrivere il piu’ possibile la rottura a Roma, convinto, allo stesso tempo, della scelta di Bertolaso e del fatto che l’ex numero 1 della Protezione Civile in caso di sonora sconfitta abbia molto meno da perdere rispetto a un Marchini o a una Meloni. Bertolaso che, anche oggi, ribadisce come restera’ in campo, “forte del sostegno di 47mila romani”. E il candidato di FI non risparmia una stoccata a Raggi (“serve piu’ esperienza”) e torna a parlare di Francesco Rutelli al quale, tra gli ex sindaci, da’ un generoso “7”. Nel frattempo la 5 Stelle Raggi prosegue la sua corsa ipotizzando delle primarie anche per i potenziali membri della Giunta, scandendo di non temere alcun avversario ma, semmai, l’astensionismo, e dicendosi “gratificata” dagli ultimi sondaggi. E un ballottaggio con Meloni? “Forse si'”, immagina Raggi. Ma l’ipotesi, senza una riduzione dei candidati del centrodestra, oggi pare davvero improbabile.

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