Capodanno formato famiglia? Grazie, ripassiamo - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Capodanno formato famiglia? Grazie, ripassiamo

capodanno-piazza-roma1Il dj che batte le mani per cercare di riscaldarsi dal freddo mentre mancano pochi minuti all’inizio della festa notturna di Capodanno. I tecnici avvolti nelle sciarpe. I fasci di luce che si alzano dal ponte della Scienza si vedono da lontano, molto prima di arrivare al gazometro. E lo stesso accade per le illuminazioni che svettano dal ponte della Musica al Flaminio. Ma non c’è nessuna ressa che attraversa i due ponti, spinta dalla voglia di ballare in quella che doveva essere una delle peculiarità – elaborata dall’amministrazione di Roma Capitale – per dare il benvenuto al nuovo anno.

I due dj-set allestiti al ponte sull’Ostiense e su quello poco distante dallo stadio Olimpico e poi ancora le performance di luci e immagini che sono succedute passano un po’ in sordina. Non per il volume delle amplificazioni chiaramente. Il popolo della notte è ancora chiuso nei locali o è già rientrato a casa e in questi due luoghi le presenze si contano con difficoltà.

IN STRADA
E il parterre è così costituto: giovani diciottenni e ventenni per lo più sul ponte della Scienza e trentenni un po’ spaesati su quello della Musica. Ma sono pochi. Poteva andare peggio è il pensiero che trapela dal Campidoglio. Poteva essere una «disfatta». Qualcuno spinto dalla curiosità, invece, si è messo alla prova. Armato di cappelli, di guanti e di sciarpe per sfidare l’umidità del Tevere, che soprattutto di notte non dà tregua, ha tentato diversi passi di danza o ha fatto capolino sui due ponti giusto il tempo di vedere cosa accadeva. A conti fatti i romani e i turisti che hanno vissuto l’alba sotto il ponte della Musica sono stati circa 150.

Un po’ di meno quelli che invece si sono scatenati sul ponte della Scienza. Anche durante la notte, con i vari dj-set le presenze sui due ponti non hanno superato le 300 persone a ponte. Va così: un po’ più festa di paese e un po’ meno grande appuntamento per la Capitale d’Italia, il Capodanno alternativo notturno della giunta Raggi.
E sarà forse anche per l’assenza di trasporti pubblici – la metropolitana che ha effettuato l’ultima corsa alle 2.30 e gli autobus che hanno sospeso molto prima il servizio – che in molti hanno desistito nel raggiungere i due ponti. Del resto, se non per la buona volontà e potendo contare su mezzi privati o su qualche taxi di passaggio, è stato impossibile raggiungere agevolmente i due ponti.

IN GIORNATA
Eppure va premiato lo sforzo, la capacità di aver organizzato tutto l’evento notturno senza che nulla andasse di traverso. L’amministrazione – spiegano fonti dell’organizzazione – immaginava questi due appuntamenti come fasi non predominanti nella notte di San Silvestro. Con l’idea di realizzare qualcosa di nuovo e alternativo che le persone tornando a casa avrebbero comunque potuto apprezzare. «Abbiamo dimostrato – spiegava l’assessore alla Cultura e vicensindaco, Luca Bergamo, che ieri notte alle 3.30 era vigile e pronto anche a ballare sul ponte della Musica – che il Tevere è un pezzo importante della città e che anche il primo dell’anno si può festeggiare in questo luogo».

La festa sui ponti è invece decollata ieri dalla mattina alla sera con gli spettacoli teatrali, le performance, i giochi e gli appuntamenti dei bambini. A fine giornata le presenze risalgono la china e il Campidoglio complessivamente conta 150mila visitatori tra lungotevere pedonalizzato, Ponte della Musica, Ponte della Scienza, Ponte Sant’Angelo e Ponte Sisto.

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