Risparmio ed investimenti: il futuro è nel digitale - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Risparmio ed investimenti: il futuro è nel digitale

riforma_digitaleSono soluzioni quali la messa a punto di politiche di detassazione a favore delle aziende, la lotta all’evasione fiscale, la riforma del fisco quelle che gli italiani considerano significative per far ripartire economicamente il nostro Paese.

A darne conferma sono i dati contenuti nell’indagine quali-quantitativa dell’Istituto Demia per conto di Assogestioni, presentata  in occasione del Salone del Risparmio.

In base al campione intervistato – 3000 italiani tra i 18 e i 74 anni – il Governo (per il 53%), lo Stato ( per 44%) e le aziende (per il 35%) possono essere gli interpreti del processo di ripresa dell’Italia.

Tre realtà in grado di fare davvero la differenza, secondo il pensiero degli italiani che, a seguire, considerano determinante anche il ruolo dei cittadini e dei consumatori  (30%), della commissione EU (26%), delle banche (il 23%) e dei mercati finanziari (22%).

Da ormai tre anni, in occasione del Salone del Risparmio, indaghiamo le abitudini degli italiani, la loro propensione al risparmio e il loro livello di alfabetizzazione finanziaria”, ha sottolineato Walter Ottolenghi presidente del Comitato Comunicazione di Assogestioni.

Quest’anno abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione sulla spina dorsale della forza lavoro del Paese nel suo insieme con particolare riferimento alle tre generazioni rappresentate: i Millennials (18-34 anni), la Generazione X (36-54 anni) e i Baby Boomers (55-74 anni). Il risultato è un vero e proprio Osservatorio che fotografa un paese culturalmente abituato al risparmio ma che deve fronteggiare quotidianamente le difficoltà di una ripresa economica che stenta ad arrivare”.

A detta degli italiani i tempi della ripresa economica sono decisamente incerti: per il 55% saranno necessari ancora almeno due anni per vedere i primi segnali, mentre il 60% sottolinea che, in attesa del rilancio dell’economia, punta al risparmio per arginare possibili imprevisti o necessità, considerando secondaria l’idea di risparmiare per costruire il proprio futuro.

In fatto di risparmio e investimenti gioca ancora un ruolo di primo piano la figura del consulente finanziario, la cui attività è soggetta a novità di rilievo. Secondo gli analisti di settore infatti il lavoro del consulente è cambiato  molto, come sottolinea il 47% e moltissimo  il 29%.

A determinare le tante novità è soprattutto l’ingresso preponderante delle nuove tecnologie, accolte con entusiasmo dal 97% dei professionisti, che considerano le trasformazioni messe in atto dal digitale una vera rivoluzione.

Fra gli aspetti positivi i professionisti annoverano”la maggior velocità nel reperire le informazioni”, “la possibilità di avere sotto controllo in modo efficiente i portafogli dei clienti” e la tempestività nel rapporto con i clienti.

La rivoluzione digitale, è bene sottolinearlo, accomuna quattro aree tematiche ovvero quelle del: risparmio, investimento, trading e consulenza.

Le nuove tecnologie hanno dato una spinta allo sviluppo di nuove forme di investimento come il trading elettronico.

Oggi la nuova frontiera degli investimenti 2.0 è rappresentata dall’on line. Considerando il trading  è bene sottolineare che non si tratta di uno strumento finanziario di facile intuizione e semplice utilizzo.

E’ infatti determinante farsi guidare da broker professionisti esperti, che possono aprirvi le porte all’utilizzo consapevole di nuovi strumenti quali sono le piattaforme di trading.

Le piattaforme più affidabili sono quelle autorizzate e regolamentate dalla CONSOB, in base alla normativa vigente.

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