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Ostia sott’acqua, seggi al buio e astensionismo record. Tutti con il fiato sospeso

ostia_allagataNel giorno del nubifragio, anche Ostia finisce sott’acqua, tra strade allagate, parte del lungomare in blackout e seggi al buio. È l’immagine di un municipio al collasso che oggi prova a rialzarsi dopo due anni di commissariamento per mafia. Si torna alle urne per scegliere il nuovo minisindaco, tra l’incognita astensionismo e la proposta di riscatto di nove candidati. Alle 19 l’affluenza è stata del 28%, dieci punti percentuali in meno rispetto alle comunali del 2016, quando il municipio era sotto commissariamento. Per votare ci sarà tempo fino alle 23, per poi passare la parola agli scrutini che daranno i primi risultati solo nella notte. Nel giorno del voto a tenere banco è il nubifragio che ha messo in ginocchio gran parte della città e i botta e risposta tra i principali protagonisti in corsa per la presidenza. La candidata del Movimento 5 Stelle, Giuliana Di Pillo, ha accusato la rivale politica del centrodestra, Monica Picca, di non aver rispettato il silenzio elettorale, con un comunicato diffuso ieri sulla giornata nazionale delle Forze Armate. Immediata la replica, con la responsabile locale di Fratelli d’Italia che ha respinto al mittente le accuse minacciando il ricorso a «querele nelle sedi opportune». Battibecco anche tra il candidato del Pd, Athos De Luca, e quello di Casapound, Luca Marsella. L’ex senatore si è rifiutato di stringere la mano al leader di estrema destra accusandolo di aver «ricevuto l’appoggio delle mafie, di quella criminalità che, con la ‘tolleranzà delle diverse amministrazioni, ha compromesso lo sviluppo sociale economico, culturale di questo territorio». La giornata sul litorale è stata caratterizzata, però, anche dal violento nubifragio che per più di un’ora ha tenuto naso all’aria gli oltre 200mila abitanti del decimo municipio, mandando in tilt anche alcuni seggi. Qualcuno, addirittura, è stato costretto a ricorrere alle candele per un improvviso blackout, mentre un altro ha dovuto allestire improvvisate passerelle per arginare un allagamento. «Grillo lo aveva detto: Lagos è la città modello da seguire. La Raggi esegue e ha iniziato ad allagare tutto…», il tweet della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Mentre i consiglieri M5s che accompagnano la sindaca ad Auschwitz nel ‘Viaggio della Memorià, con gli studenti romani si sono detti «dispiaciuti» per la mancata partecipazione di un rappresentante del centrodestra in Campidoglio e ed hanno criticato la consigliera in quota Fdi, Rachele Mussolini, sui «morti di serie A» dei campi di concentramento nazisti. Polemiche a parte, da Ostia all’Infernetto cresce l’attesa per gli scrutini, con una calma apparente nei vari comitati elettorali. I fari sono puntati in particolare su Giuliana Di Pillo e Monica Picca, considerate le due più quotate concorrenti al ballottaggio del 19 novembre. La candidata pentastellata incontrerà la stampa solo in nottata, mentre la rivale del centrodestra seguirà lo spoglio nel comitato a due passi dal lungomare, dove è già arrivata nel pomeriggio. Sono con il fiato sospeso invece i dem, in attesa di quella che qualcuno annuncia come una «sorpresa delle urne», cercando di esorcizzare lo spauracchio della debacle. Chi invece conta di portare a casa un buon risultato è Casapound, con l’«autonomo» Andrea Bozzi e l’ex viceparroco Franco De Donno a contendere al movimento di estrema destra un posto in consiglio. Il voto va avanti con Ostia e il decimo municipio che sperano in un «riscatto» che possa battere, anche, il temuto astensionismo.

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