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CIVITA CASTELLANA/Federlazio propone un marchio a tutela del distretto ceramico

WCENTER 0VITAGDORZ -  PER VITERBO 2 - FOTO 2Il distretto industriale di Civita Castellana costituisce una realtà produttiva di fondamentale importanza , non solo quale volano dell’economia provinciale , ma per aver contribuito in misura notevole all’affermazione nel mondo dell’eccellenza del prodotto made in Italy.

Nell’ultimo decennio il polo ceramico viterbese ha registrato una forte crisi, con caratteristiche strutturali, che ha messo a in seria difficoltà la redditività, la competitività e la stessa tenuta dell’intero sistema produttivo locale.
Le cause sono numerose e complesse e, tra queste, la principale è sicuramente l’ingresso sul mercato globale di nuovi competitori, di Paesi di recente industrializzazione, capaci di offrire prodotti a bassissimi costi di produzione.
E’ una crisi generale, aggravata dagli effetti di quella economica internazionale, che mina alla base tutte le componenti creative, produttive, commerciali e strategiche di un tessuto imprenditoriale incentrato sulla Piccola e Media Impresa.

Al persistente rischio del declino, occorre reagire tutti congiuntamente – Imprese, Istituzioni, Forze politiche, Associazioni di Categoria – elaborando strategie ed individuando strumenti per il sostegno ed il rilancio della produzione e della competitività del territorio.

E’ all’interno di questo quadro che si inserisce il progetto avviato dalla Federlazio di Viterbo, grazie anche al contributo scientifico della Facoltà di Economia dell’Università della Tuscia, finalizzato al riconoscimento di un marchio geografico di tutela per i prodotti della ceramica del distretto industriale di Civita Castellana, quale risorsa peculiare del territorio per tradizione, qualità e prestigio.
L’iniziativa ha previsto, tra l’altro, la predisposizione di un “Regolamento d’uso del marchio”, quale certificazione che attesti la qualità e l’affidabilità dei beni, realizzati secondo elevati standard produttivi e di un “Disciplinare”, che descrive nel dettaglio le specifiche tecniche che i produttori dovranno rispettare, al fine di ottenere il diritto all’uso del marchio.
L’intero percorso è stato condiviso nella logica e nei contenuti dalla Camera di Commercio di Viterbo . Obiettivo principale del progetto è, infatti, conseguire l’inserimento del brand degli articoli dell’arredo bagno del distretto civitonico nel novero dei marchi gestiti dall’Ente Camerale viterbese.

“La nostra priorità – dice Gianni Calisti, Presidente della categoria Ceramica di Federlazio – è quella di contribuire al rilancio del Polo industriale ceramico ed al rafforzamento della sua straordinaria identità produttiva. Oggi siamo al fianco della imprese non solo per la gestione dell’emergenza imposta dalla crisi; ed è , anzi, proprio in questi momenti che si rafforza la nostra consapevolezza di svolgere come Associazione della piccola e media impresa un ruolo attivo di innovazione, servizio e tutela di questa dimensione imprenditoriale.”
“L’iniziativa, già condivisa con i sindaci del Distretto- dice ancora Calisti – giunge in un momento particolarmente delicato per l’economia e per la sopravvivenza stessa del Distretto, ed avrà un impatto certamente positivo sulla competitività delle nostre imprese: aprire nuovi spiragli per il futuro del comprensorio significa investire sulla forza dell’imprenditoria locale, che crede fermamente nel rilancio e continua a promuovere prodotti di eccellenza sui mercati internazionali. “

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