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VITERBO/Affitta piazzola a lucciola poi la sfratta, nigeriana denunciata

prostituteDuecento euro al mese per una piazzola sulla Umbro-casentinese. E’ questo il prezzo che una donna nigeriana di 38 anni, regolare in Italia, sposata con un italiano di 53 anni, con il quale vive in provincia di Viterbo, avrebbe chiesto a delle sue connazionali per potersi prostituire nel luogo che lei stessa occupava prima di sposarsi.

La vicenda inizia a luglio, quando la donna accompagna lungo la statale una sua connazionale di 39 anni, che sebbene in Italia da lungo tempo e con regolare permesso di soggiorno, ha scelto di prostituirsi a causa di gravi difficoltà economiche.

Per “occupare” la piazzola, la donna le chiede 100 euro al mese e, infatti, all’inizio di agosto torna, accompagnata dal marito italiano, a riscuotere l’affitto.

Tutto fila liscio fino a settembre, quando la donna accompagna al solito posto altre due nigeriane, che le avrebbero assicurato un affitto più sostanzioso, e chiede alla 39enne di spostarsi da un’altra parte.

La lucciola rimane lì, dato che ha versato regolarmente la sua quota, ma la mattina del 17, all’ennesima richiesta, scoppia la lite. La “proprietaria” della piazzola minaccia la donna con un coltello da cucina, le strappa la borsa e la getta oltre una siepe, le urla che le altre ragazze pagano 200 euro per il posto e perciò lei se ne deve andare.

La donna, sebbene impaurita, è riuscita comunque a recuperare il cellulare e a chiamare la polizia per chiedere aiuto. La 38enne, portata in commissariato per l’identificazione, è stata denunciata per induzione e sfruttamento della prostituzione e minacce aggravate.

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