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Il sindaco scende in campo: il centro anti-tumori resta a Guidonia

Eligio Rubeis, Sindaco di Guidonia Montecelio

Eligio Rubeis, Sindaco di Guidonia Montecelio

La Sinistra ha le idee confuse, un giorno mi scambiano per l’amministratore delegato di Poste Italiane, il giorno dopo per Nicola Zingaretti, il presidente della Regione che ha in mano la sanità. Nella prima circostanza, con una interrogazione annunciata a mezzo stampa mi chiedevano di intervenire per scongiurare la chiusura dell’ufficio postale di Montecelio, ammesso che la ipotesi sia concreta, io non ne ho evidenze, come se avessi potere di veto su una società per azioni a scopo di lucro. Nella circostanza odierna il capogruppo del Pd in consiglio comunale Rita Salomone mi tira in ballo in faccende che riguardano gli assetti interni della Asl Rmg e quindi della sanità regionale controllata di fatto dal governatore Nicola Zingaretti, dello stesso partito della Salomone, il Pd – lo dichiara il Sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis, in risposta ad un comunicato stampa diramato in queste ore dal capogruppo del Pd in consiglio comunale, Rita Salomone , nel quale il consigliere, vicepresidente della Consulta per le Pari opportunità, manifesta preoccupazione circa una paventata chiusura del Centro anti tumori di Guidonia – Stimo molto Rita Salomone, mi rendo conto che quando si tratta di risolvere situazioni che pur non mi vedrebbero direttamente coinvolto, lei guardi al mio pragmatismo e alla capacità che mi riconosce di risolvere i problemi. Mi chiede aiuto e questo lo apprezzo, per trattenere sul territorio di Guidonia un servizio importante come il Centro prevenzione tumori, un servizio incardinato, lo ricordo, presso l’unità operativa di screening diretto dalla Professoressa Tufi che ha sedi a Tivoli, Palestrina e Guidonia e non è direttamente riconducibile al distretto sanitario in via di trasferimento, per volontà della Asl dalla struttura del Gualandi all’Italian Hospital Group di Via Tiburtina. Ho parlato svariate volte in queste ultime due settimane con il direttore generale, Nazareno Renzo Brizioli che mi ha assicurato che il trasferimento interessererà anche il Centro di prevenzione tumori, abbiamo inoltre convenuto che se la nuova sede non dovrà essere operativa in tempi utili, il centro in questione potrà rimanere ospite della struttura di via Gualandi fino a ultimazione dei lavori, sempre che Zingaretti sia d’accordo, ma questo ce lo deve dire la capogruppo Salomone, che per ovvie regioni ha canali politici sicuramente più efficaci dei miei, che parlo con Zingaretti solo su piani istituzionali. Se poi riuscisse il Pd cittadino a convincere il governatore di trasferire tutto il servizio anti tumori a Guidonia Montecelio, in una logica di razionalizzazione delle spese sanitarie regionali e per migliorane l’accessibilità che il San Giovanni di Tivoli non è in grado di garantire mi aiuterebbe in una battaglia che potrei decidere di condurre per incentivare la presenza di strutture sanitarie sul territorio di Guidonia Montecelio, determinando una inversione di tendenza che per decenni, in nome del centralismo democratico di certa sinistra, ha privilegiato la città di Tivoli a scapito di Guidonia Montecelio. L’unica sede per la quale questa città è stata individuata è per la discarica, a Tivoli i servizi a noi i rifiuti. Un trend negativo che ha come ultimo esempio il finanziamento perso per la realizzazione di un grande ospedale a Guidonia, sempre negli anni in cui ad amministrare regione e comune c’era la Sinistra. Capisco che anche lì in nome del centralismo democratico certe scelte siano state fatte a beneficio degli ospedali della valle del Tevere e di quello dei Castelli romani.

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