SLA/ Comitato malati conferma la protesta per il 22 ottobre a Roma

«Il 16 settembre scorso abbiamo mandato una lettera al Governo, con minacce di lotte estreme. Nessuno ha risposto nel merito delle nostre richieste», lo ha comunicato Salvatore Usala, il malato sardo di Sla segretario del Comitato 16 Novembre Onlus, che ha confermato per il 22 ottobre a Roma, davanti al Ministero dell’Economia, un presidio dalle 10:30 dei malati di Sla con lo sciopero della fame e della sete. «Il solo sottosegretario Fadda ha convocato un tavolo tecnico per il 9 ottobre scorso, a tempo scaduto e con ordine del giorno che esula dalle nostre priorità», ha spiegato Usala che ha lanciato un ennesimo appello ai «rappresentanti politici qualificati di questo Governo, per discutere le nostre priorità. Speriamo che leggiate finalmente il nostro progetto. Speriamo che mettiate in piedi una delegazione politica: Economia, Lavoro e Sanità. Speriamo che siate ragionevoli e oculati. Vi proponiamo una nostra delegazione che comprenda anche l’assessore della Sanità Sardegna, Simona De Francisci, e il consigliere regionale, Marco Espa, basta una telefonata e loro verranno. Vi illustreranno il “Modello Sardegna” che funziona. Non vogliamo dettare condizioni, ma siamo stufi di vivere in un paese incivile con un Governo ipocrita che non prevede programmi per la disabilità». «Se non ci sarà un incontro concreto, con impegni precisi, scritti, con date e certezze – ha concluso Usala – rimarremo in presidio permanente. Faremo lo sciopero della fame e della sete, alla fine ci staccheremo il respiratore non caricando le batterie. Badate bene che non è una minaccia, è una certezza, non abbiamo nulla da perdere, siamo di parola. Un sardo è fedele agli impegni presi, e pure i miei compagni di sventura».