ROMA DA PAURA Orrori nascosti della città più bella del mondo. Il nuovo libro di Valeria Arnaldi

Vampiri, licantropi, mostri, fantasmi e cannibali. Ancora: zombie, streghe, draghi, scheletri, demoni e perfino Satana stesso. Altro che saghe nordiche di terre oscure, è Roma la Capitale dell’horror. Storie e leggende, infatti, nei secoli, hanno popolato i suoi scorci di mostri e pericoli soprannaturali. All’ombra delle tante cupole e chiese, la città rivela una lunga e insospettabile galleria di orrori, che dall’antichità arriva fino al contemporaneo, tra prigioni, torture, incantesimi e maledizioni. Non solo leggende ma, storie ed episodi documentati dalle cronache di diverse epoche. Dai sabba delle streghe in piazza del Popolo ai sepolti vivi nei campi scellerati, dai sacrifici umani alle decapitazioni, dalla “coratella” dei Papi all’uomo crocifisso per avere un modello di Cristo da scolpire, fino al drago del Palatino e ai cannibali del Pantheon. Tutte le “ombre” di Roma.

I Sette Colori di Roma

Nero per gli orrori nascosti, rosso per scandali e gossip, rosa per le donne, azzurro per gli uomini, giallo per i tesori perduti, verde per la natura, bianco per le nozze. Sette colori per sette racconti di Roma e decine di percorsi alla scoperta o riscoperta della città, tra luoghi e tradizioni, storia, arte, leggende e curiosità. Nella collana «I Sette colori di Roma», l’autrice racconta vita e vitalità della Capitale, nei secoli, alla ricerca di nuovi punti di vista per alternativi itinerari di “esplorazione”. Libri da usare in strada, come guide narrative, ma anche da leggere come racconti per viaggiare con fantasia e memoria, rimanendo comodamente seduti in poltrona.

VALERIA ARNALDI è nata nel 1977 a Roma. Laureata in Scienze Politiche, è giornalista professionista. Collabora con quotidiani e mensili italiani e stranieri. Da sempre impegnata nello studio di storia, arte e cultura della sua città, a Roma ha dedicato diversi libri. Tra gli altri, 101 luoghi dove innamorarsi a Roma (2009), I volti nascosti di Villa Borghese (2011). All’attività letteraria ha affiancato la realizzazione di cortometraggi e l’organizzazione di mostre in Italia e all’estero.