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Metro C, si fermano nuovamente i cantieri. Sindacati: “Occupato campo via Gordiani”

"Ai primi di luglio il Comune di Roma ha differito i pagamenti pattuiti dichiarando di dover effettuare controlli sulla regolarità della pratica". Così in una nota precisa Metro C

cantieri_metro_CNuovo stop per i cantieri della Metro C. Lavoratori ancora senza stipendio, secondo quanto denunciato dai sindacati che per protesta, questa mattina hanno occupato il campo base di via Gordiani. “Si riaccende la protesta sulla Metro C, l’opera infrastrutturale della mobilità più importante della Capitale. Questa mattina, a conclusione della riunione tenutasi con il Consorzio, le federazioni sindacali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno occupato il campo base di via dei Gordiani. Di nuovo fermi, per la terza volta nel giro di pochi giorni, i cantieri: i lavoratori tornano ad incrociare le braccia – rendono noto, in un comunicato congiunto – Nella riunione di questa mattina con le organizzazioni sindacali – aggiunge – il Consorzio Metro C ha infatti reso noto che non intende rispettare l’accordo dello scorso 13 novembre per il pagamento degli stipendi dei lavoratori, in arretrato dal mese di agosto. Nonostante, fino a ieri, gli stessi funzionari del Consorzio Metro C assicuravano alle organizzazioni sindacali che le operazioni di bonifico in favore dei lavoratori erano in corso. Lavoratori e sindacati sul piede di guerra non sono disposti a concedere sconti: la protesta proseguirà domani e dopodomani ed ancora avanti, ad oltranza, fino a quando non saranno corrisposte le retribuzioni dovute”. “Ad una settimana dall’accordo siglato il 13 novembre tra i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil di Roma e del Lazio e di categoria Feneal Uil di Roma, Filca Cisl di Roma, Fillea Cgil di Roma e Lazio con Roma Capitale e Consorzio Metro C (Astaldi – Vianini – CCC – CMB) in ordine al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori da agosto ad oggi, sospese per effetto del contenzioso in atto tra Consorzio Metro C e Roma Metropolitane, e nonostante le rassicurazioni ricevute, il Consorzio Metro C ha comunicato che non intende rispettare l’accordo per effetto di alcune verifiche in atto, sia legali che finanziarie, che si protrarranno nel tempo per acquisire le garanzie per il Consorzio. Le OO.SS. ritengono che tale atteggiamento sia strumentale e finalizzato solo ad alzare la tensione tra gli operai al fine di ottenere il pagamento della somma dell’accordo sottoscritto il 9 settembre”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Cgil, Cisl, Uil di Roma e del Lazio.
“Ancora una volta – aggiunge – le imprese utilizzano le sofferenze dei lavoratori e delle imprese affidatarie per i loro interessi e tengono sotto scacco un’intera città che rischia seriamente di non vedere mai la conclusione di un’opera strategica come la terza linea della metropolitana di Roma. Per questi motivi le organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente con Roma Capitale, Roma metropolitane e il Consorzio Metro C, soggetti firmatari dell’intesa del 13 novembre scorso che il Consorzio Metro C non intende rispettare”.

“Ai primi di luglio il Comune di Roma ha differito i pagamenti pattuiti dichiarando di dover effettuare controlli sulla regolarità della pratica”. Così in una nota precisa Metro C, “a seguito del susseguirsi di notizie infondate circa gli omessi pagamenti relativi ai lavori della Metropolitana di Roma”.
“Dopo oltre un mese, non avendo avuto alcun riscontro sull’esito dei controlli, Metro C ha dovuto sospendere i lavori anche a seguito della richiesta di rientro parziale effettuata dalle Banche – si legge nel comunicato – Nel mese di settembre il Comune ha chiesto e ottenuto di modificare, in pendenza del blocco del pagamento, alcuni punti del contratto pervenendo a una scrittura tra Roma Metropolitane (100% del Comune di Roma) e Metro C in data 8 settembre. In questa scrittura, maturata tra l’altro nel corso di riunioni al Ministero delle Infrastrutture, presenti la Regione e il Comune, si attestava la piena disponibilità dei fondi e Roma Metropolitane si è obbligata a pagare l’intero importo entro il 13 ottobre. Sulla base di tale impegno Metro C ha ripreso i lavori ed emesso le fatture certificate dal committente in relazione alle quali ha versato IVA per 27 milioni di euro.
Il comune di Roma, attraverso Roma Metropolitane, si è reso inadempiente per l’intero pagamento di € 297 milioni (270 mln + 27 mln di IVA) adducendo la necessità di ulteriori controlli. Ciò nonostante il fatto che dopo cinque mesi di verifiche non fosse stato trovato niente di irregolare dal momento che Metro C non ha ricevuto alcuna contestazione. Metro C ha dovuto fermare di nuovo i lavori in attesa che finisca il palleggio delle responsabilità. Si precisa altresì che gli operai non pagati non sono dipendenti di Metro C ma delle imprese appaltatrici. Si richiedono quindi ancora una volta a Metro C prestazioni non dovute”.

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