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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

GIORNATA MONDIALE AIDS/ Spallanzani in prima fila nel contrasto all’Hiv

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Non ce ne eravamo resi conto, la questione Aids è tutt’altro che superata. Abbiamo abbassato anche psicologicamente la guardia. E i numeri sono schizzati nuovamente in alto. Colpa delle mancanze di attenzioni e di precauzioni, colpa delle diagnosi tardive. Al Lazio spettano tristi primati, per quanto riguarda l’Hiv, ma c’è anche un presidio di eccellenza in prima fila nell’azione di contrasto. l’INMI Spallanzani. Facciamo il punto con la Dott.ssa Lorena Martini , che all’interno dell’Irccs di Monteverde è responsabile del servizio di assistenza infermieristica.

Quali sono le attività dello Spallanzani nella lotta contro l’Aids?
Da anni l’Istituto è impegnato quotidianamente nella ricerca sull’infezione da Hiv e sull’attività clinico-assistenziale, con l’impegno di tutti gli operatori. Esempi di questo impegno nell’assistenza sono il Day Service e il centro di riferimento Aids “Stanza 13″. Quest’ultimo svolge diverse attività: fornisce le informazioni al paziente sul rischio di trasmissione e le misure di prevenzione dal contagio di Hiv, effettua il test Hiv e l’eventuale relativa prescrizione (counselling pre-test). E’ possibile fare l’interpretazione del risultato del test anti-Hiv, anche laddove prescritto da altro medico (counselling post-test). Il centro svolge anche servizio di consulenza per gli incidenti (ad esempio puntura con ago) a rischio di infezione a trasmissione ematica in ambito lavorativo e la valutazione iniziale delle persone con infezione da Hiv (solo per appuntamento, chiamando il numero 06-55170645). Tutte le attività del centro sono svolte gratuitamente, in stretta collaborazione con gli altri servizi e con le altre U.O. dell’Istituto. L’accesso al Centro è diretto: non sono necessari appuntamenti, né prescrizioni del medico di Medicina generale. L’esecuzione del test anti-Hiv è gratuita e riservata, su richiesta si effettua in completo anonimato e il risultato è disponibile entro 3 giorni dal prelievo ematico. Sarà un sanitario del Centro a consegnare direttamente il referto e offrirà all’occasione la relativa consulenza specialistica.

Quali iniziative adotterete per la giornata mondiale dell’Aids, domenica prossima?
Le nostre iniziative sono già iniziate lunedì scorso, nell’ambito di un progetto europeo che si chiama “European Hiv Test Week”, una settimana dedicata interamente al test dell’Hiv, con un’apertura straordinaria del servizio tutti i pomeriggi fino alle ore 19 offrendo, per l’occasione, non solo il test ma anche la consulenza, il counselling. Questa iniziativa si svolgerà anche domenica 1 dicembre dalle ore 10 alle 18 con possibilità di fare il test su saliva insieme all’attività di counselling. Il test verrà offerto in anonimato e gratuitamente, non occorre la ricetta del medico. I risultati si possono avere in 15-20 minuti e vengono comunicati verbalmente da un medico.

Un bilancio del servizio…
Noi curiamo 6.000 pazienti in totale, che arrivano presso il nostro day-service, una sorta di ambulatorio dove c’è un attenzione maggiore sul paziente, che viene preso in carico dalla struttura. Io credo che il messaggio che dobbiamo dare è che fare il test dell’Hiv è un gesto di responsabilità collettiva per tutelare noi e gli altri. Ormai, il virus non è più correlato solo ad alcune categorie, ma è un problema di tutti. I nuovi casi oggi riguardano gli eterosessuali, gli adolescenti, gli adulti, gli anziani. Farmaci come il viagra hanno aumentato da un lato l’attività sessuale ma hanno anche prodotto nuovi casi di Hiv che vengono registrati tra gli anziani. Riguardo ai giovani, oggi viene chiamato in causa il rapporto sessuale non protetto, a volte si pensa che l’uso del profilattico sia importante solo come metodo anticoncezionale ma i ragazzi non sanno invece che serve a prevenire le malattie sessualmente trasmesse, non solo l’Hiv, perché oggi sta tornando anche la sifilide. Bisogna quindi avere comportamenti sessualmente corretti e protetti e fare il test dell’Hiv come gesto di responsabilità. Alessandra De Gaetano

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