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Musica/ I Negramaro infiammano il Palalottomatica di Roma

negramaro7-300x199Dove finiscono le parole inizia la musica. Grande successo per la prima tappa romana di ‘Una Storia Semplice Tour 2013:’ un Palalottomatica sold out ha accolto i Negramaro nel primo dei due concerti della band nella Capitale, che sarà seguito da un’altra tappa da tutto esaurito questa sera. Uno spettacolo di colori e note a meno di quattro mesi di distanza dal concerto allo Stadio Olimpico dello scorso luglio con il quale il gruppo pugliese capitanato da Giuliano Sangiorgi ha festeggiato i suoi primi dieci anni di carriera. Ad accogliere il pubblico la voce registrata di Oreste Lionello che doppia il celebre “Discorso dell’Umanità” nel film cult Il grande Dittatore: “Non consegnatevi mai a questa gente senz’anima; non siete macchine, non siete bestie, siete uomini!” è l’invito che apre lo spettacolo. Sul palco è salito anche Niccolò Fabi con un regalo speciale per i fan, un emozionante duetto con Sangiorgi sulla canzone del cantautore romano ‘Costruirè La forza di Una Storia Semplice Tour 2013 è una scaletta ricca di grandi successi della band. Ad aprire le danze, i Negramaro fanno il loro ingresso alle 21.10 accolti da un gioco di luci rosse e dal delirio generale della folla. Si parte con l’accelleratore con «Ti è mai successo?». Sangiorgi in gran forma con 10 chili in meno, più generoso che mai con il pubblico, canta «La giostra» ballando sul palco. E quindi la volta di «Nuvole e lenzuola» dagli spalti si alzano tutti in piedi a cantare nel finale, il frontman raccoglie una bandiera dei quattro mori che gli viene lanciata da un fan la indossa a urlando «Forza Sardegna!». Si va avanti con «Meraviglioso», con il frontman che imbraccia una chitarra acustica. È il momento di Londra brucia«, »L’immenso« e »Via le mani dagli occhi”. Dopo un cambio d’abito Sangiorgi torna sul palco con un abito nero e cappello a bombetta; alcuni virtuosismi alla chitarra acustica anticipano «Un passo indietro». Poi, rivolgendosi al pubblico «Forse non l’ho mai detto, ma in realtà io vivo gran parte del mio tempo a Roma. Quindi ho tanti fratelli romani: è per questo motivo che ho voluto oggi un amico con il quale tante volte ci ritroviamo a casa a non far nulla». E sul palco, a sorpresa, sale Fabi. Nuovo segmento per «Estate», introdotta al pianoforte da Andro.Id, il frontman della band si siede quindi su uno sgabello e si esibisce in uno dei suoi pezzi più belli. Il malinconico organetto suonato da Andrea De Rocco fa da contorno ad una bella versione di «Solo tre minuti ». La toccante «Sei» emoziona sempre, quindi si torna al rock: I Negramaro si esibiscono con tre dei loro successi più grandi, rispettivamente «Sole», «Mentre tutto scorre» e «Voglio molto di più». Successivamente, Sangiorgi rimane solo sul palco: si siede allora al pianoforte e omaggia Califano («Ar poeta de Roma», sussurra al microfono) interpretando «Roma nuda» per poi proporre la sua «Ottobre rosso». È la volta di «Singh-iozzo», «È tanto che dormo?» (con saluto ad Albano, ieri sera tra gli spalti a godersi il concerto con la figlia). A chiudere le danze è una doppia versione di «Una storia semplice», prima eseguita nella versione contenuta nell’album omonimo e poi in versione dubstep. Poco prima del concerto Sangiorgi in una conversazione con l’ANSA parlando del successo del tour ha evidenziato: «È un contratto con il pubblico che si rinnova. Le nostre esibizioni live sono il nostro modo di scendere in piazza. Abbiamo un privilegio quello di poter sentire la pancia delle persone, migliaia di campane. Si parla tanto di queste nuove generazioni spesso in modo ingeneroso. La verità è che stiamo attraversando una fase drammatica in Italia, o comunque per certi versi a rischio. Siamo un popolo che ha segnato la storia del mondo. L’Italia si rialzerà grazie alle nuove generazioni capacissime piene di voglia di fare, preparati. Questa non è solo musica, questi ragazzi hanno ideali grandissimi, li condividono con noi».

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