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Venerdì complicato per i romani: in piazza autisti, senza casa, esercenti e musicisti

mobilitazione_proteste“E’ stato un venerdì ‘complicato’ per i romani. Diverse manifestazioni in centro, in prossimità del Campidoglio, hanno mandato in tilt il traffico della capitale, in un periodo già congestionato per il tradizionale shopping natalizio a cui si è aggiunta la pioggia. In mattinata hanno protestato i negozianti contro il piano anti-dehors del Comune di Roma, che di fatto ridimensiona gli spazi per i tavolini all’aperto che invadono le aree più turistiche del Centro storico. Poi è toccato agli artisti del Teatro dell’Opera che hanno suonato il Nabucco in Campidoglio per protestare contro il rischio di ridimensionamento della struttura, che da domani sarà in assemblea permanente. Poi nel pomeriggio è stato il turno dei militanti dei movimenti per l’Abitare insieme agli autisti Atac, riunti nell’associazione Cambia-menti M410, guidata da Micaela Quintavalle, Usb e comitati di pendolari. Il corteo, poco dopo le 17 dalla metro B del Colosseo, sfila dietro lo striscione “Trasporto pubblico Bene Comune” diretto in Campidoglio.
Prima della partenza volantini intitolati “Il trasporto pubblico è un bene comune” e adesivi con la scritta “Atac non ti pago – Free bus Roma” sono stati affissi da un gruppo di attivisti dei movimenti alla stazione della Metro B Colosseo. Poi al grido ‘Roma non si vende, Roma si difende’, in circa 500, sono saliti in Campidoglio dove si svolge un’assemblea e alle 20 è previsto un incontro con l’assessore capitolino alla Mobilità, Guido Improta. Qui sono state esplose bombe carta tra gli slogan contro il sindaco Marino e fumogeni rossi accesi. Alla manifestazione è presente anche il dirigente sindacale Fiadel della polizia locale, Gabriele Di Bella: “Abbiamo formato un asse con gli autisti Atac – ha dichiarato – e continueremo la protesta contro la privatizzazione voluta dalla Lanzillotta. Come polizia locale, in occasione delle partite di calcio andremo in assemblea, e gli ausiliari del traffico lavoreranno al posto nostro”.

“Vogliono una privatizzazione velocissima e noi risponderemo con altrettanta celerità con un movimento nazionale – ha spiegato Micaela Quintavalle – Stiamo pensando a un coordinamento con le altre città di Italia, Genova si chiamerà Cambia-menti M411, avremo Pisa e Torino. Ci stiamo coordinando a livello nazionale perché il problema della privatizzazione è generale – ha aggiunto – A Pisa il privato è già entrato col 35% e sta facendo cose devastanti con turni di 10 ore”. E ancora. “Questa azienda è vergognosa per come tratta lavoratori e cittadini. Non sappiamo se siamo ancora in tempo per dire no alla privatizzazione di Atac, dobbiamo lottare con tutte le nostre forze e l’unica arma che abbiamo è stare insieme, lavoratori e cittadini, perché

questa azienda continua a rubare soldi e a non dare autobus nè posti di lavoro – ha proseguito Quintavalle, – Abbiamo una paurosa carenza di personale viaggiante e lavoratori dell’amministrazione in esubero. Ci sono qui 115 interinali che vanno assunti subito, abbiamo una carenza di 1.000 unità e non un segnale è arrivato da politica e vertici aziendali vergognosi. Il 20 gennaio tutti gli autoferrotranvieri scenderanno in piazza per una manifestazione nazionale”.

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