Fatebenefratelli (isola Tiberina), al via il risanamento - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Fatebenefratelli (isola Tiberina), al via il risanamento

fatebenefratelli«La Direzione dell’Ospedale San Giovanni Calibita all’Isola Tiberina torna più che mai nelle mani dei Religiosi Fatebenefratelli. La Curia Generalizia dell’Ordine di San Giovanni di Dio, cui fa capo il Nosocomio, ha deciso di curare direttamente e personalmente il risanamento della struttura che da diverso tempo si trova ad affrontare una difficile situazione economico-finanziaria ed operativa». È quanto si legge in un comunicato. «Le ragioni di tale difficoltà – spiegano dalla Curia Generalizia – sono da ricondurre principalmente al progressivo e rilevante contingentamento delle risorse pubbliche destinate all’assistenza sanitaria nazionale e territoriale. La Struttura ha nel frattempo continuato a garantire servizi sanitari di eccellenza ed altamente qualificati. Pertanto, a parità di prestazioni e servizi resi, tale contingentamento di risorse ha generato uno squilibrio tra costi e ricavi, l’accumulo di perdite e l’attuale stato di deficit del Nosocomio». «La situazione – prosegue la nota – è stata portata anche all’attenzione della Regione Lazio, che, pur avendo garantito il proprio supporto nella ricerca di una soluzione adeguata, si è riservata le più opportune valutazioni. Rimane tuttavia la necessità di un intervento appropriato da realizzare in tempi brevi a salvaguardia di un Ospedale le cui risorse ed eccellenze sono unanimemente riconosciute. L’Ordine di San Giovanni di Dio, che da oltre 500 anni con la sua struttura nel cuore di Roma garantisce assistenza sanitaria ai cittadini della Capitale e non solo, riprende quindi in mano il timone dell’Isola per la gestione diretta di questa fase di risanamento, quanto mai necessaria e delicata, avvalendosi della consulenza di advisors legali e finanziari altamente qualificati. Un pool di professionisti provenienti da strutture internazionali specializzate nella consulenza alle imprese, lavoreranno di concerto con i Religiosi per definire ed attuare il piano industriale e la manovra finanziaria, a pieno compimento di un obiettivo ormai improrogabile di ripianamento del bilancio ed idoneo a garantire la continuità aziendale. In particolare, allo Studio Bonelli Erede Pappalardo è stato affidato il coordinamento del progetto e gli aspetti legali ad esso correlati; al network KPMG, la definizione del piano industriale e la manovra finanziaria; al network PwC, la gestione e attuazione della ristrutturazione operativa». «Obiettivo del piano di risanamento – continuano a spiegare i religiosi ospedalieri della Curia – è quello di assicurare, in piena continuità aziendale, gli standard d’eccellenza, ma soprattutto di rilanciare la struttura per contrastare in modo efficiente e quanto più possibile condiviso con le parti interessate, l’esposizione debitoria che oggi grava sulla Struttura. Una strada non facile, quella annunciata dall’Ordine, che renderà necessario dar corso a tutti quegli interventi organizzativi e gestionali indispensabili a garantire, in tempi brevi, una positiva inversione di tendenza capace di assicurare la sopravvivenza del Nosocomio». «Un cammino che – assicura la Curia Generalizia – pur richiedendo sacrifici a tutte le parti interessate, sarà intrapreso all’insegna della massima responsabilità, della chiarezza e del confronto, per giungere con successo al pieno risanamento dell’Ospedale».

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