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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Zingaretti procede alla chiusura dei Centri regionali di Educazione ambientale

zingaNell’ambito della razionalizzazione della spesa, la Regione ha proceduto alla chiusura dei Centri regionali di Educazione ambientale, i cosiddetti Creia. Una scelta portata a compimento con la delibera 35/2014 approvata dalla giunta regionale, ultimo atto di un iter iniziato nel mese di maggio dello scorso anno con l’interruzione dei fondi destinati alla realizzazione di nuovi progetti e lasciando esaurire gli ultimi pendenti, portati a termine regolarmente entro il 2013. Al personale a tempo determinato, nel mese di agosto, non è stato rinnovato il contratto mentre, con una determinazione del 26 settembre 2013, è stata disposta la cancellazione di tre uffici istituiti presso i Creia e, con un’altra del 27 settembre, è stato assegnato il personale non dirigenziale alle strutture organizzative di base della Direzione regionale Infrastrutture, politiche abitative e ambiente. Adesso seguiranno tutti gli atti necessari alla riorganizzazione delle strutture, assicurando la continuità dell’azione amministrativa. Complessivamente con la chiusura dei Creia la Regione risparmierà circa 5 milioni di euro l’anno». Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio. «Con questa decisione continua e si rafforza l’azione di riforma della struttura regionale e di eliminazione degli enti inutili – afferma il Presidente della Regione Nicola Zingaretti – Un percorso coerente che ha già visto arrivare in porto la chiusura di Asp, l’Agenzia di Sanità Pubblica, le cui attività sono state internalizzate, e l’approvazione della legge che unifica le 5 società del Gruppo Sviluppo Lazio in un’unica società a sostegno dello sviluppo e delle imprese. Due scelte che comporteranno una maggiore efficienza e qualità degli interventi e risparmi fino a 12 milioni di euro l’anno. Nei prossimi giorni sarà pronta la legge che unifica anche le tre società che operano nel settore della mobilità e dei trasporti, anche qui con un risparmio stimabile in almeno 3 milioni di euro. Il Lazio volta pagina. In pochi mesi siamo riusciti a fare quello che nessuno aveva mai fatto. Non sono annunci ma fatti concreti con cui stiamo rilanciando il ruolo e la credibilità di questa Regione portandola fuori dall’emergenza».

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