Piano-tombini flop. Ma chi paga i danni? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Piano-tombini flop. Ma chi paga i danni?

Spesi in tre mesi 2,5 milioni di euro per 25mila interventi. Una goccia nel mare

tombino_rottoE’ impietoso parlarne ora, a cose fatte. Ma non si può nemmeno tacere. Sul piano-tombini la Giunta Marino è finita a gambe all’aria. In autunno sindaco e assessore ai lavori pubblici (Masini) avevano annunciato di aver “speso”, e non solo stanziato tre milioni e mezzo di euro per la pulizia delle caditoie. Non siamo in grado di sostenere se siano una cifra congrua o meno. Le ditte incaricate della operazione tombini sono undici, i soldi avanzati un milione di euro. I due milioni e mezzo spesi sono stati impiegati, impiegati correttamente? Dicono che tra settembre e dicembre siano state bonificate 25mila caditoie (trentamila interventi realizzati): Roma  ne conta mezzo milione, quindi il lavoro fatto  è quasi insignificante e per di più pare che nel 18% dei casi i lavori di messa in sicurezza (disostruzione) non abbiano addirittura risolto  il problema di base. Con le risorse avanzate (se esistono) si dovrà dunque anche re intervenire nelle situazioni già controllate e più a rischio. Non è un caso che molte delle aree oggetto di manutenzione siano tra quelle allagate nel disastro dello scorso week end. E il problema a questo punto prima ancora che tecnico si fa politico. Qualcuno in solido deve pagare, dicono tutti, ma chi? Quello delle strade allagate, dei lungotevere impraticabili e dei sottovia che si trasformano in trappole mortali non è un problema dell’ultima ora. E’ una costante negativa che a Roma crea disagi enormi. Che cosa deve fare una amministrazione se non provvedere? Non si tratta di edilizia abusiva e fuori norma, non si tratta che di interventi di manutenzione ordinaria che qualcuno dovrebbe considerare in agenda e qualcun altro dovrebbe portare a regime. A chi presenterà il conto la popolazione romana? L’opposizione sta considerando l’’ipotesi di un esposto alla Corte dei Conti. Troppo poco. Chi ha avuto dei danni per colpa del fallimento del piano-tombini dovrebbe potersi presentare direttamente nell’ufficio del sindaco a farsi pagare le fatture. Guglielmo Verneau

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