Giachetti: "A Fassina non piace il mio programma? Non ce l'ho". Scivolone e polemiche | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Giachetti: “A Fassina non piace il mio programma? Non ce l’ho”. Scivolone e polemiche

«Io ancora non l’ho fatto il programma, non c’è nessun programma, neanche il programma del Pd. Fassina cerca un’alibi perché vuole, ovviamente, far perdere il centrosinistra. Io sono in campo perché vinca». Così il candidato alle primarie per il Campidoglio Roberto Giachetti ha risposto ad un giornalista che lo interpellava sul fatto che Stefano Fassina, candidato sindaco di Sinistra Italiana, non condividesse nè il suo programma nè quello del Pd. – «Giachetti è senza vergogna: oggi ammette persino di non avere un programma per Roma. Manifesta incompetenza o becero menefreghismo?». Lo dichiara il M5S Roma, secondo cui le parole del candidato renziano «rappresentano un vero e proprio schiaffo a tutti i romani». «Non solo il Pd ha raso al suolo un’intera citta’ – spiega il 5 Stelle – ma ora se ne prende anche beffa. Questa e’ la grande differenza tra noi e il sistema dei partiti: loro propongono belle facce, noi soluzioni concrete e condivise con i cittadini. Del resto a cosa gli servirebbe un programma se a Roma vogliono lasciare tutto com’e’? In ogni caso a Giachetti consigliamo di restare sereno, ci pensa il M5S a cambiare la Capitale». – «Giachetti ha ammesso che il Pd è privo di ogni programma su Roma. Lo ha dichiarato candidamente nel corso di una kermesse politica organizzata dall’ex sindaco Rutelli. Alla richiesta di precisazioni dei giornalisti, Orfini ha cercato di porre una toppa, peggiore del buco, ammettendo che il programma non c’è, perché sono ancora in pieno scontro interno per definire il loro candidato sindaco». Lo scrive sulla sua pagina Fb la deputata M5s, componente del direttorio 5 Stelle e del comitato di garanti su Roma, Carla Ruocco che ironizza: «Dopo una serie di sprezzanti e diffamatorie dichiarazioni contro il M5S e i suoi candidati, evidentemente pensando sempre alla spaccatura interna al suo partito, Orfini è caduto in un esilarante lapsus freudiano dichiarando che: ‘Casaleggio deve scegliere tra le due correnti del partito democratico’». «Mentre i partiti sono ancora in alto mare, nei prossimi giorni i cittadini presenteranno il candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle. Forti del programma fatto e voluto dai cittadini» conclude Ruocco.

– «Presidente Orfini, hai dato copertura politica a Tassone, arrestato poi per mafia capitale», scrive il deputato M5s Alessandro Di Battista. «Di Battista, Tassone l’ho dimesso che non era nemmeno indagato. Per coprire Ferrara e le vostre ambiguità a Ostia devi impegnarti di più», replica il presidente Pd Matteo Orfini. Lo scambio di questa mattina su Twitter prosegue lo scontro in atto tra Pd e M5S sulle candidature a Roma in vista delle amministrative. Di Battista pubblica un vecchio audio di un’intervista in cui Orfini difendeva Andrea Tassone, allora presidente del municipio di Ostia. E Orfini subito replica, invitando i 5 Stelle a chiarire la loro posizione su un altro esponente politico di Ostia, Paolo Ferrara, che è tra i candidati M5s per la corsa al Campidoglio: «Ma quindi – scrive – Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista difendono l’impresentabile Ferrara, nemico di chi combatte la mafia, amico dei balneari abusivi?». «Vi ricordo – interviene la parlamentare M5s romana Roberta Lombardi – che per giudici accostare mafia e M5s è diffamazione. vi quereliamo? #arrestanovoi». «Non lo avevate già fatto?», risponde il presidente del Pd Orfini.

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