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DENTISTI/E a Roma sbarca Dentalcoop, 47 sedi in Italia. Alta tecnologia e costi contenuti

dentalcoopRoma Dentalcoop ha aperto da pochissimi giorni. Si trova in zona strategica in Via della Maglianella 65/r, a ridosso del GRA e dalla SS1 Aurelia. Ampio parcheggio a disposizione dei clienti. E non è cosa da poco. Il centro è aperto anche il sabato ed ha allo studio un servizio di pronto soccorso telefonico  per far fronte alle emergenze di agosto, Natale e Capodanno. “Ci stiamo pensando – dichiara il prof.Sergio Corbi, responsabile del centro – e vorremmo attivarlo il prima possibile per rispondere alle esigenze dei nostri pazienti, prima della visita vera e propria”. Dentalcoop è raggiungibile anche in autobus(028 – 906  – 985), ma i responsabili stanno pensando ad un servizio bus navetta riservato con partenze dalla metro Cornelia. Perché guardare a questa struttura con un certo interesse? La garanzia del made in Italy, la totale rintracciabilità dei materiali e l’apporto delle più recenti tecnologie offrono la massima sicurezza sui prodotti applicati sul paziente. Ma questo lo dicono e lo scrivono tutti. La sinergia fra specialisti, l’applicazione di elevate tecnologie dentali quali Cad-Cam, Laser sinterizzazione, ceramica integrale (solo per citarne alcune) sono un marchio di garanzia, il know how in comune e una maggiore forza di acquisto riescono a garantire un notevole contenimento dei costi, in particolare agli iscritti delle categorie convenzionate. Trenta, quaranta per cento di risparmio. Oggi fanno riferimento a Dentalcoop, spiega Corbi, 250mila pazienti, attratti dal modello e dalle prestazioni offerte e rese.  Il paziente può fare una Tac tridimensionale e andare ad affrontare un intervento di chirurgia guidata con sedazione cosciente; non tutti lo fanno, bisogna ammetterlo.   “Per non spendere la maggior parte dei pazienti arriva all’ultimo momento quando la situazione è già grave –  conferma il dr.Corbi. – molti vanno all’estero, ma in caso di problemi chi interviene? Quale odontoiatra italiano si assumerebbe l’onere di metter mano a manufatti implantari e pretesici con tutti i risvolti medico legali del caso?

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