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OSTIA – Rivolta contro la pedonalizzazione del lungomare, serrata dei negozi

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Oramai è scontro aperto. Con l’estate alle porte i commercianti del centro storico di Ostia celebrano il funerale del commercio e chiudono, per protesta contro le scelte dell’amministrazione municipale i loro esercizi.

Tutte le associazioni del commercio, dei balneari, dell’imprenditoria locale hanno sfilato assieme a piazza Anco Marzio. “Le attività imprenditoriali della nostra città sono in difficoltà. – ha detto Luca Capobianco, presidente dell’Ascom-Confcommercio che guida la rivolta – La pedonalizzazione del lungomare procura un danno grave alle nostre attività economiche, l’abbiamo detto e ripetuto, le precedenti esperienze sono state negative, credevamo che le nostre istanze fossero recepite.

Il compito della politica è quello di mediare, di trovare soluzioni condivise, non decidere in proprio e calare dall’alto eventuali scelte. Ricordiamo che l’economia locale è sorretta dalla PMI che danno lavoro, globalmente a 40 mila addetti. Andare avanti con l’iniziativa “Ostia mon amour” significa far morire la città”.

Fa scalpore la posizione assunta da Giuseppe Ciotoli, titolare del Bar Sisto, la storica gelateria di Ostia: “Tutto il commercio di Ostia ha partecipato e sostiene la protesta. – ha detto Ciotoli – Ho deciso di chiudere il bar ad oltranza, sino a quando la pedonalizzazione non verrà sospesa, lo faccio per rispetto ai miei dipendenti che rischiano davvero di restare senza lavoro….”. Oltre 500 persone hanno partecipato al corteo ed alla manifestazione che si è svolta su piazza Anco Marzio, presente anche l’ex-sindaco Gianni Alemanno ed il consigliere comunale Davide Bordoni.
Enzo Bianciardi

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