Salute, per bimbi obesi il rischio di cardiopatie e diabete è più alto | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salute, bimbi obesi: aumenta rischio cardiopatie e diabete

bimbi obesi«Sono piccoli, piccolissimi, eppure a causa del sovrappeso o dell’obesità, anche se appena agli inizi, il loro corpo già danneggiato. Lo rileva uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gess e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Jama Pediatrics. Lo studio ha coinvolto pii di 5.700 bambini tra i 2 e i 6 anni di ett, tutti visitati da pediatri della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) tra il 2011 e il 2012. Di questi bambini, circa 600 (il 10%) ha sviluppato sovrappeso o obesitt nell’ultimo anno e – su 219 bambini – i ricercatori hanno potuto effettuare dettagliate analisi del sangue». Coss in una nota Ospedale Pediatrico Bambino Gess – Ircss. «Dei 219 piccoli presi in esame, quasi il 40 per cento ha avuto almeno una lettura anomala nel loro metabolismo come la pressione alta, colesterolo alto, glicemia elevata o bassi livelli di colesterolo ‘buonò – si legge nel comunicato – Nello specifico nel 35% stata rilevata insulinoresistenza; nel 39% almeno una complicanza metabolica; nel 6% una condizione di pre-diabete; per il 25% alti valori di colesterolo e nel 13% ipertensione. Circa un terzo dei bambini ha avuto steatosi epatica non alcolica o un accumulo di depositi di grasso nel fegato. Valori che, in studi sugli adulti, sono stati collegati a un aumento del rischio di malattie cardiache e diabete. Lo studio ha rilevato che questi bambini hanno anche un indice di massa corporea pii elevato (BMI) rispetto ai bambini obesi ma che non presentano anomalie metaboliche. I risultati mostrano che le alterazioni metaboliche legate all’obesitt sono presenti gii in ett prescolare, nonostante i bambini siano in sovrappeso o obesi da poco tempo». «I risultati evidenziano che il rischio di alterazioni metaboliche legate all’obesitt comincia a manifestarsi presto nella storia naturale dell’aumento di peso» spiega la dottoressa Melania Manco, ricercatrice di Malattie Multifattoriali e Fenotipi Complessi del Bambino Gess. «Lo studio – conclude la nota – suggerirebbe la necessitt di effettuare screening appositi per tali anomalie in ett pii giovane rispetto a quella attualmente raccomandata».

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