Muore dopo un volo di 15 metri: 19enne giù dalla terrazza del convento | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Piazza di Spagna, balla sulla terrazza di un convento: precipita e muore una 19enne polacca

Si tratterebbe di un incidente: la giovane, secondo la ricostruzione del cugino, era ubriaca. La ragazza è nipote del responsabile della congregazione

giù da spagnaÈ caduta a due metri dal Cristo di marmo in rilievo che domina il cortile. La vita di Magdalena Grasckza, 19 anni, polacca, è finita nell’ultima notte a Roma dopo un mese di vacanza. Una notte brava tra alcol e locali. Un volo di oltre dieci metri dal terrazzo del convento della Congregazione della Resurrezione che la ospitava, in cui lo zio sacerdote è uno dei massimi responsabili. Con il cugino che le urla per due volte «fermati, cosa fai?», lei piuttosto brilla che scavalca la ringhiera, dopo aver accennato un ballo, e dopo una breve sosta sul cornicione esterno cade e muore. Studiava architettura, sarebbe dovuta ripartire stasera. La tragedia tra piazza di Spagna e Trinità dei Monti, nel cuore turistico della città. Unico testimone il cugino di 22 anni della ragazza, anch’egli ospite dell’istituto religioso assieme alla madre. Ai carabinieri ha raccontato che Magdalena stava improvvisando un ballo sulla terrazza del convento, all’ alba e dopo una notte passata per locali e poi ancora bevendo una volta rientrati. A un tratto, a piedi nudi, ha scavalcato la ringhiera di mezzo metro ed è caduta giù. La versione del giovane, interrogato con l’aiuto di un interprete, viene giudicata «verosimile» e finora non sono emersi elementi che possano far ipotizzare qualcosa di diverso da un incidente. L’autopsia sul corpo della ragazza potrà chiarire cosa avesse bevuto o assunto e togliere ogni dubbio su una eventuale colluttazione, della quale però a un primo esame esterno del cadavere non ci sarebbe traccia. L’esame autoptico è stato disposto dalla procura di Roma, che ha aperto un fascicolo. Lo zio di Magdalena Grasckza, Andrzej Gieniusz, 55 anni, è un religioso, responsabile pro-tempore della Congregazione, nata nel 1836 in Francia per opera di esuli polacchi. Gieniusz insegna alla pontificia Università Urbaniana e ha scritto diversi libri, su Paolo di Tarso e sulla Bibbia tra gli altri. Sconvolto, non ha voluto dire nulla sulla morte della nipote. La ragazza viene descritta come «molto bella, curata ma sobria» da Andrea Calabrese, portiere di un palazzo adiacente al convento, in una via elegante in salita tra alberi e residenze per turisti. «Usciva tutte le mattine alle 8 e tornava alle 12 – racconta – da sola o con lo zio. Poi usciva di nuovo nel pomeriggio». Il portiere non ha mai sentito di feste o chiasso sulla terrazza del convento, che ospita alcune suore e a volte dei parenti dei religiosi. La notte scorsa nessuna sembra essersi accorto di nulla. Nè i camerieri del bar Ciampini che ha una terrazza quasi al livello di quella del convento, nè il portiere del Collegio San Giuseppe-Istituto De Merode confinante con l’edificio della Congregazione. Nella zona il problema principale sono gli schiamazzi dei turisti che affollano piazza di Spagna e Trinità dei Monti, a quanto dicono tutti. Insomma, sembra essersi trattato della notte brava di una ragazza tranquilla finita malissimo. L’ultima serata a Roma di una 19/enne universitaria ospite dello zio prete. Una tragedia causata forse dalla perdita di controllo dovuta all’alcol. Una scia di sangue che si aggiunge a quella degli omicidi degli ultimi giorni nella Capitale, dalla colf ucraina decapitata all’Eur al netturbino ucciso da due killer in strada al giovane romeno accoltellato e lasciato sul retro di un camion. Una fine estate drammatica per la città.

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