Tredicine: "Un'interrogazione sull'immobile comunale gratis per un'associazione" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sede comunale assegnata gratis ad un’associazione: Tredicine promette un’interrogazione

Giordano Tredicine

Giordano Tredicine

«Nella commissione cultura di martedì scorso, è stato assegnato a titolo gratuito all’Associazione Romana Andreolesi un locale del Comune situato in viale Castrense 48/D. Una decisione, quella presa dalla commissione, che a mio avviso risulta del tutto inopportuna e per la quale presenterò, quindi, un’interrogazione urgente. Premesso che ovviamente non discuto i fini dell’associazione che nel suo statuto, si legge, persegue iniziative volte a promuovere e divulgare la cultura e le tradizioni popolari fra i cittadini nati e originari di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, ritengo, però, sia del tutto inopportuno, dopo aver chiesto, con questo bilancio appena approvato, sacrifici enormi ai cittadini, utilizzare in questo modo i beni del Comune, soprattutto immobili di pregio come quello in questione». Lo dichiara, in una nota, il vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Giordano Tredicine. «Credo, infatti – continua Tredicine – che, sebbene assolutamente degna di essere divulgata e promossa, la cultura di un paese di 2000 anime in provincia di Catanzaro non sia, in particolare in questo momento così difficile, la priorità dei romani. Invece di assegnarlo a titolo gratuito ad un associazione che peraltro non è neanche presente nell’elenco delle associazioni culturali del Municipio dove essa ha sede, ovvero il VII Municipio, si sarebbe potuto utilizzare questo locale per offrire servizi sicuramente molto più utili ai cittadini come un ufficio di orientamento professionale o un centro di ascolto e supporto per donne vittime di violenza o per papà separati in difficoltà economica. Se poi questa amministrazione, a corto di idee e distante anni luce dai problemi quotidiani dei cittadini, non sapeva proprio che fare con questo immobile, si sarebbe potuto venderlo contribuendo così a risanare le casse. Purtroppo però Marino e la sua giunta conoscono un solo modo per fare cassa: attingere direttamente dalle tasche dei cittadini».

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