A Roma mappato l'intero dna della flora batterica | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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A Roma mappato l’intero dna della flora batterica

gemelli_policlinicoAvanzatissime tecniche di mappatura genomica utilizzate al Policlinico Gemelli hanno permesso di mappare l’intero Dna della flora batterica di un gruppo di pazienti: si tratta della metagenomica, una metodologia che consente di ‘leggerè contemporaneamente il Dna di migliaia di specie batteriche diverse che coabitano nello stesso posto, in questo caso l’intestino. Lo studio, presentato oggi al nosocomio romano durante il convegno dedicato al batterio dell’ulcera, Helicobacter, ha dimostrato ad esempio che a seguito di certi trattamenti farmacologici la flora batterica di un individuo può cambiare composizione. Condotto dal professor Antonio Gasbarrini, ordinario di Gastroenterologia, si tratta di un primo studio pilota che mostra le potenzialità della mappatura del microbioma. In futuro queste tecniche genomiche potranno avere un potenziale applicativo enorme in ambito clinico, ad esempio aiutare a scrivere la carta d’identità della malattia e a personalizzare le terapie per il singolo paziente. Nello studio del Gemelli si è scelto di mappare il Dna completo del microbiota di 10 pazienti sottoposti a endoscopia. Metà dei pazienti erano inoltre in cura con gastroprotettori, farmaci molto usati non solo per chi ha una patologia gastrointestinale, ma anche per chi è in terapia antiaggregante o anticoagulante. «Ebbene – afferma Gasbarrini – è emerso che l’uso di questi farmaci si può associare a modifiche sostanziali della composizione del microbiota del paziente, spesso a favore di specie batteriche non del tutto vantaggiose per la salute umana».

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