Arrestato Nunzio D'Erme per gli scontri con Militia Christi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Arrestato Nunzio D’Erme per gli scontri con Militia Christi

Neanche suona la sveglia che per i Blocchi precari metropolitani c’è la prima, negativa, notizia: “Arrestato Nunzio D’Erme”. Tocca a twitter, il social network del cinguettio, fare da cassa di risonanza per il fermo di uno dei leader della sinistra antagonista di Roma. Dalle prime informazioni sembra che D’Erme sia accusato di aver partecipato, alcuni mesi fa, ad alcuni tafferugli contro gli estremisti di Militia Christi nel quartiere di Cinecittà. 52 enne, ex consigliere comunale di Roma eletto come indipendente nelle liste di Rifondazione e storico esponente di Action, si trova ora a Regina Coeli. Ai domiciliari è finito invece Marco Bucci, 28 anni, anche lui vicino ai movimenti e ai centri sociali romani. Le ordinanze si riferiscono a disordini avvenuti appunto a Cinecittà in occasione di un convegno sulla diversità duramente contestato dai militanti di Militia Christi, il movimento politico ultracattolico.
I fatti di cui è accusato si riferiscono a un convegno contro l’omofobia dal titolo ‘Caro prof mi chiamano gay’ a cui parteciparono, a metà maggio scorso, la parlamentare di Sel, Celeste Costantino, Susi Fantino, presidente del VII municipio e Loris Antonelli, assessore a Cinecittà, in cui si presentarono alcuni esponenti di Militia Christi.
Le ordinanza di custodia cautelare sono state emesse dall’ufficio del gip del Tribunale di Roma: i due sono indagati, a vario titolo, in concorso, dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e procurata evasione. Secondo la ricostruzione della Questura di Roma, due esponenti del movimento ultracattolico ‘Militia Christi’, che “avevano assistito al convegno limitandosi a consegnare un proprio documento a un esponente politico presente al dibattito, erano stati aggrediti da un gruppo di persone riconducibili ai centri sociali con conseguente e immediato intervento di una pattuglia della Digos: un manifestante era stato bloccato mentre brandiva un punteruolo contro gli agenti – riferiscono da San Vitale- Subito dopo gli altri antagonisti, approfittando della superiorità numerica, avevano cercato il contatto fisico con gli operatori della Digos, strattonandoli, spintonandoli e colpendo uno di essi con un casco da motociclista, fino a garantire la fuga dell’arrestato, che si era dileguato, ancora ammanettato, nel cortile dell’edificio, seguito dagli altri correi”. Libero subito è lo slogan che ricorre sui social. Per D’Erme non è la prima volta: nel 2003 ancora una resistenza a pubblico ufficiale rimediata durante gli scontri all’Eur in occasione del vertice Ue.

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