La Roma coccola "il piccolo principe" Pjanic | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La Roma coccola “il piccolo principe” Pjanic

Nella Capitale è considerato alla stregua di un artista, un pò Mozart e un pò Giotto per quel modo di toccare il pallone disegnando traiettorie leggere e micidiali allo stesso tempo. Rudi Garcia ne parla come di un «genio», per Totti è «il piccolo principe» di Trigoria, per la Roma sicuramente l’uomo in più in quel di Parma. Grazie alla perla su punizione calciata nei minuti finali della sfida del Tardini, infatti, Miralem Pjanic ha permesso ai giallorossi di non perdere contatto dalla Juventus in testa alla classifica. Il bosniaco appartiene a quella categoria di giocatori che sembrano avere un innato senso del bello, un gusto estetico superiore che si riflette sia nelle giocate sia nei gol. Le reti di Pjanic difficilmente non rubano l’occhio, e quella di Parma non fa eccezione. «È stato fantastico, ha fatto una meraviglia» si è lasciato sfuggire Garcia, da sempre un estimatore del centrocampista. Non a caso il tecnico dal suo arrivo in Italia ha affidato a Pjanic lo spartito del gioco della Roma, e si è speso in prima persona per convincere la società ad accontentarlo nella querelle sul rinnovo del contratto. Per il francese, d’altronde, il bosniaco è uno dei pochi ad avere quei colpi in grado di decidere all’improvviso una partita. «Come si risolvono i problemi quando non c’è Totti? Semplice, basta dare il pallone a Pjanic e lui trova una punizione da genio» ha ammesso ridendo dopo il successo di Parma. A nutrire la stessa stima di Garcia è proprio Francesco Totti, che parlando di Pjanic lo ha descritto come «il piccolo principe, il nostro principino». «Mi è sempre piaciuto, ho un debole per lui, per come gioca e per il rapporto che abbiamo – ha confessato il capitano romanista -. Per i giocatori forti ho un debole». E complimenti simili sono arrivati anche dal resto dei compagni, con Davide Astori che su twitter ha celebrato la «pennellata del principino». Il centrale difensivo, assente per infortunio a Parma, ha quindi sottolineato la compattezza del gruppo giallorosso: «Lo dimostrano i numeri: chiunque giochi, col turnover o senza, con la formazione titolare o no, ha sempre fatto bene. La squadra ha dimostrato di avere un meccanismo ben collaudato e questo ha portato risultati importanti. Garcia? Ha dimostrato di essere un grande allenatore, potremo toglierci tante soddisfazioni assieme». Pensare già allo scudetto, tuttavia, «è troppo prematuro. Ovvio che noi e la Juventus siamo partiti subito molto forte – ha concluso -. Altre squadre invece sono ancora in fase di collaudo, come Inter, Milan e lo stesso Napoli, ma non sarà un campionato a due».

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