Garcia avvisa la sua Roma: "Pensiamo al Verona" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Garcia avvisa la sua Roma: “Pensiamo al Verona”

Superare il Verona nel giorno del 38/o compleanno di Totti senza lasciarsi deconcentrare dalle successive delicate trasferte con Manchester City e Juventus. Rudi Garcia lo dice chiaramente alla vigilia della gara contro gli scaligeri. «Dobbiamo avere la testa al 100% su questa gara, è indispensabile – le parole del tecnico giallorosso -. È normale che si parli della Champions, ma non penso che i giocatori saranno distratti. Per il momento le altre squadre non esistono, c’è solo il Verona da affrontare, e da battere». Magari rinunciando almeno inizialmente al contributo dell’uomo più atteso, ovvero Francesco Totti, che secondo Garcia non dimostra affatto l’età che ha. «Domani sarà il tempo degli auguri, ma penso che non dobbiamo dirgli quanti anni compie perchè lui sicuro pensa di averne 28, ma va bene così – sottolinea -. È un giocatore fondamentale, enorme. Sul piano fisico è una forza della natura, non si può giocare ancora così a 38 anni senza avere un dono». La longevità della carriera di Totti, però, è frutto anche di quei comportamenti lontani dal campo che il numero 10 ha saputo tenere nel corso del tempo. «Non si dura così a lungo senza l’allenamento invisibile – spiega Garcia -. Come si dice in Francia, lui è professionista fino alla fine delle unghie. Se domani lo farò giocare? Lo saprà un’ora e mezza prima della partita, come al solito». Il turn-over, complice anche l’alto numero di infortunati, dovrebbe spingere il tecnico a riproporre dal primo minuto Destro al centro dell’attacco, con ai lati Ljajic e Florenzi (per dare un turno di riposo a Gervinho). Difficile invece pronosticare novità in mezzo al campo, dove comunque Garcia non ha escluso l’utilizzo di Paredes («è pronto a fare il titolare, anche perchè non possiamo giocare tutte le partite con solo tre centrocampisti») o un cambio di modulo, dal 4-3-3 al 4-2-3-1 «con quattro giocatori più offensivi». In entrambi i casi, tuttavia, a dettare il ritmo del gioco romanista sarà sempre il maliano Keita, riempito di complimenti a Trigoria. «Seydou nel suo dna ha il gioco collettivo, il passaggio di prima, sa tenere il pallone e farlo girare, e abbiamo visto che ci dà sicurezze anche sul piano difensivo – ricorda Garcia -. Ha poi questa giocata che va alle spalle dei difensori avversari che può essere mortale per loro». Corsa scudetto. «Non penso che serviranno nuovamente 100 punti per vincerlo, credo che ci saranno altre squadre a lottare tutto l’anno per il vertice della classifica» l’opinione di Garcia, che però spera sicuramente in un risultato a sorpresa a Bergamo dove sarà impegnata la Juventus. «Se i bianconeri restano sempre il nostro problema? Anche se noi e loro siamo avanti a punteggio pieno non è alla quarta giornata che si può giudicare questa cosa» taglia corto, ribadendo di non pensare ancora allo scontro diretto di Torino: «L’unico avversario è quello della prossima gara, il Verona, non c’è nessun altro per me e per la Roma».

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