Opera, la mobilitazione dei sindacati: "Ritirare i licenziamenti" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Opera, la mobilitazione dei sindacati: “Ritirare i licenziamenti”

C’è la prima mossa legale contro il licenziamento di 180 orchestrali e maestri del coro dell’Opera di Roma. L’Unione artisti (Unams) ha presentato un ricorso al Tribunale della capitale denunciando la «condotta antisindacale» del Cda del Teatro, accusato di rispondere «a scioperi e agitazioni sindacali con licenziamenti». L’Unams – che rappresenta soprattutto professori e insegnanti di Conservatori e scuole di musica – chiede l’immediata revoca del licenziamento collettivo. Il ritiro della delibera del 2 ottobre è preteso anche da Cgil, Cisl e Uil, che terranno domani una conferenza stampa davanti all’Opera e un’assemblea pubblica a difesa dei posti di lavoro. È l’inizio di una «dura mobilitazione», dicono. Domani non dovrebbero però esserci gli irriducibili della Fials-Cisal. «Si ritiri al più presto la lettera di licenziamento inviata senza coinvolgere minimamente le organizzazioni sindacali – dicono i segretari di Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri – e senza alcun rispetto dell’accordo siglato lo scorso 25 luglio nè dell’esito del referendum. Si attivino invece tutte le tipologie di contratto finalizzate a salvare lavoro». Critiche dai sindacati al sindaco di Roma Ignazio Marino, accusato di voler «demolire la cultura» anche nelle vicende dei teatri Valle ed Eliseo e del cinema America. «Bisogna identificare le responsabilità gestionali di chi ha governato finora – dicono parlando dell’Opera -. Crediamo che il ministro Franceschini possa dare una svolta positiva alla vicenda ricorrendo a tutti i meccanismi che l’attuale normativa prevede per defiscalizzare gli investimenti privati». La mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil prelude a una possibile valanga di ricorsi e cause contro la decisione del Cda dell’Opera. Il ricorso presentato dall’Unione artisti è stato preceduto il 1 ottobre, alla vigilia dell’annuncio del licenziamento collettivo, da una sentenza del giudice del Lavoro che ha accolto un’istanza della Slc-Cgil. Il magistrato ha stabilito che il Teatro ha avuto un comportamento antisindacale nel sostituire con un nastro registrato l’orchestra in sciopero per la ‘primà del balletto ‘Il Lago dei cignì il 21 dicembre scorso. A difendere la delibera del Consiglio di amministrazione dell’Opera, definita «sacrosanta», è invece il presidente dell’Associazione costruttori (Acer) di Roma Edoardo Bianchi, che ricorda i 25 mila lavoratori del settore rimasti a spasso.

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