Sit-in ambulanti e Tridente chiuso: caos traffico. Residenti: "Un ghetto". Improta: "Nessun disastro" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sit-in ambulanti e Tridente proibito: caos traffico. Per i residenti “un ghetto”, ma per Improta: “Nessun disastro”

Ennesima giornata campale per il traffico oggi a Roma. Tra manifestazione degli ambulanti, pedonalizzazione del Tridente, incidenti e deviazioni, la Capitale è andata in tilt, con lunghe code in particolare nel centro storico. A rendere ancora più complicata la situazione anche il cantiere aperto a piazza Vittorio, a due passi dalla stazione Termini. «Da quando hanno pedonalizzato via dei Fori Imperiali qui già era il caos – dicono alcuni residenti -, con il cantiere è sempre peggio». Gli ambulanti hanno «occupato» piazza della Bocca della Verità, spostandosi poi verso piazza del Campidoglio dove hanno incontrato l’assessore Marta Leonori. L’accumulo di camioncini in strada ha provocato a più riprese lo stop al traffico, con ripercussioni in una vasta area della città. A ridosso di piazza del Popolo, invece, la chiusura del Tridente (per il momento in via sperimentale) ha trasformato le stradine tra via Ripetta e piazza Augusto Imperatore in un girotondo di auto, moto e scooter, costretti a trovare una soluzione alternativa per raggiungere il centro storico. Perchè la novità scattata lunedì scorso è che in questa ampia zona del centro storico non possono più entrare neanche moto e motorini. Duro lavoro anche per i vigili urbani a presidio di quelli che dal prossimo anno diverranno nuovi varchi elettronici della nuova Ztl, la «A1». Per l’intera giornata gli agenti hanno «respinto» automobilisti e centauri, ancora all’oscuro delle nuove disposizioni sulla mobilità. Problemi anche per i residenti, costretti a mostrare ad ogni loro passaggio un documento che accertasse di vivere all’interno della nuova Ztl. «Ci hanno imprigionati qui – spiega uno di loro -. Non bastano al Comune i 1.000 euro che gli diamo per il permesso?». «La città va a rotoli – commenta uno dei dipendenti di un negozio di abbigliamento di via del Corso -, e continuano a chiudere strade su strade rendendoci la vita impossibile. Questo tipo di pedonalizzazione è inutile senza una nuova riorganizzazione del piano sul trasporto pubblico». «Questa disciplina è già in vigore dal 2002 ma non è mai stata applicata – la risposta dell’assessore, Guido Improta -: noi abbiamo semplicemente cercato di ripristinare la legalità i circa 1.500 tra residenti e commercianti controllino i loro permessi Ztl, sono già a posto e per loro non cambia nulla». Intanto oggi il consiglio comunale ha approvato la delibera di giunta sulla riorganizzazione degli autobus nell’area del Vaticano con soste più care, mano a mano che ci si avvicina a piazza San Pietro. Inoltre resta il divieto di ingresso in città per i torpedoni più inquinanti.

C’è chi li chiama il «labirinto», chi il «dedalo» e chi, invece, li paragona a moderne colonne d’Ercole. Sono i nuovi varchi della Ztl, quelli che delimitano la nuova zona «A1», quella racchiusa nel Tridente mediceo, delimitato dalle tre strade che da piazza del Popolo attraversano l’intero centro storico della Capitale. Questa volta, però, la vera novità è il divieto d’accesso esteso anche a scooter e motorini, uno dei mezzi più usati dai romani e che da sempre ha avuto il via libera nell’intera Zona a traffico limitato di Roma del centro. La pedonalizzazione fortemente voluta dal sindaco Ignazio Marino, però, ha fatto storcere più di qualche naso non solo tra chi ogni giorno deve raggiungere il posto di lavoro, ma anche tra residenti e commercianti, imprigionati – si fa per dire – in quello che loro stessi definiscono il «ghetto del centro storico». L’assessore alla Mobilità, Guido Improta, rimanda al mittente le critiche, smentendo i «disastri» e sottolineando che «questa disciplina è già in vigore dal 2002 ma non è mai stata applicata». Da domani, comunque, saranno installati alcuni info-point a piazza di Spagna, mentre da lunedì a largo Goldoni, a due passi dalla domus di Augusto, sarà presente un camper dell’ufficio mobilità per aiutare chi deve aggiornare o sostituire il proprio pass per il centro storico. Basta una passeggiata nelle stradine tra via Ripetta e piazza di Spagna, per farsi un’idea della situazione, con alcuni commercianti decisamente dubbiosi sulle novità in centro. Giancarlo Rubenni è il titolare di una delle botteghe storiche. Da 45 anni si occupa di rimettere in sesto scooter e motorini nella sua officina, che prima ancora delle due ruote si prendeva cura dei cavalli del Re. «Gran parte degli scooter arrivano da fuori (la Ztl, ndr) – spiega -. Da giorni non mi fanno entrare i camion con le moto, sono avvilito da questa situazione. Ho chiamato il mio avvocato e di sicuro presenterò ricorso al Tar, ma potrei anche chiudere. Ho già perso il 70% dei guadagni». Stessa situazione in un negozio di calzature. «Non sono completamente contrario alla pedonalizzazione – spiega Domenico, il titolare -, ma va pensata una riorganizzazione generale della mobilità in centro. Ora aspettiamo il Natale, quella sarà la cartina tornasole della situazione, che sembra simile a quando rifecero la strada. Molti nostri clienti ci hanno abbandonato perchè non riuscivano più a raggiungerci».

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