Roma, i giallorossi travolgono 3-0 il Chievo. Adesso la Champions, Garcia: "Olimpico di fuoco contro il Bayern" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, i giallorossi travolgono 3-0 il Chievo. Adesso la Champions, Garcia: “Olimpico di fuoco contro il Bayern”

– Un tempo per risolvere la pratica Chievo e cominciare a pensare al Bayern Monaco. La Roma chiude la partita in 45′ – reti di Destro, Ljajic e Totti dal dischetto – consumando lo stretto indispensabile di riserve psicofisiche. Martedì all’Olimpico sbarca la corazzata tedesca, che oggi ha travolto (6-0) il Werder Brema (ultimo in Bundesliga). La squadra di Guardiola ha dato l’ennesima dimostrazione di forza e si preannuncia una bellissima sfida di Champions. Ma prima c’era l’impegno di campionato e la Roma l’ha onorato appieno, favorita da un avversario che – data la differenza dei valori in campo – ha fatto quel che poteva, cioè poco. Senza bruciare troppe energie, la Roma ha chiuso il primo tempo sul 3-0, al cospetto di un Chievo schiacciato tra le proprie titubanze e la straripante verve tecnico-agonistica dei giallorossi. Al 4′ l’incontro prende già una brutta piega per i veneti. Sul primo angolo, Destro anticipa tutti e di testa – con un leggero inchino, per trovare l’impatto perfetto – incrocia dove Bardi non può arrivare. Rete fotocopia di quella che De Rossi, sempre di testa, aveva segnato al Chievo il 9 gennaio 2010, al 1′ minuto. Nei successivi 21 minuti la Roma nasconde la palla, il Chievo corre a vuoto (più spesso nella propria metà campo che in quella avversaria, quindi innocuo), finchè «il mio Capitano», come lo chiama Rudi Garcia, decide di illuminare l’Olimpico con uno di quei lanci che portano il suo copyright. Quaranta metri come fossero quattro e Ljajic si ritrova la palla tra i piedi, scarta il frastornato Zukanovic e con un potente diagonale sigla il 2-0. Maxi Lopez e Paloschi provano a cucire qualche trama, ma la difesa romanista non concede lasciapassare. Solo l’argentino impegna di testa De Sanctis, ma è normale amministrazione. Ed al 33′ arriva il 3-0, sul rigore trasformato da Totti (gol numero 237 in serie A). Un minuto prima Dainelli aveva ‘cinturatò De Rossi in area, suscitando l’ironica approvazione del pubblico giallorosso, che dopo Juve-Roma chissà per quanto tempo si sentirà in credito con la classe arbitrale. Fa un gran caldo nella Capitale e nella ripresa la Roma abbassa decisamente i ritmi. Del resto a partita è decisa, perchè il Chievo non punge e non dà segni di ribellione. Ljajic ci prova da lontano, De Sanctis para su Paloschi, ma l’attaccante è in fuorigioco. Al 15′ esce l’applauditissimo Totti per Florenzi. Corini toglie lo spento Maxi Lopez per inserire Meggiorini. L’occasione migliore dei gialloblù è al 23′, quando Sardo ha il tempo di piazzare il colpo di testa, ma manda a lato. Al 24’ Pjanic lascia il posto a Parades. La Roma supera ormai il 70% di possesso e si limita a far girare palla. Destro sfiora il 4-0 (bravo Bardi). Esce anche Nainggolan ed i giallorossi chiudono con quello che può essere considerato il centrocampo del futuro. Ora testa al Bayern. Se con il Chievo è stato un allenamento, martedì promette di essere una battaglia. Applausi ai suoi dopo 3 gol e una bella prestazione ma testa già al Bayern Monaco per Rudi Garcia che, parole sue, «non vede l’ora che arrivi martedì». A fare star tranquillo il tecnico della Roma dopo il rotondo 3-0 dell’Olimpico non sono tanto i suoi attaccanti, quanto la concretezza e la convinzione messa in campo all’Olimpico. «Ieri lo avevo detto – le sue parole nel dopo partita – ho piena fiducia nei miei al 100% e lo dimostrano i gol segnati da Mattia e Adem». «La mia di ieri può essere una profezia – aggiunge riferendosi allo »scudetto sicuro« – ma la risposta la darà il campo. Comunque l’atteggiamento avuto stasera lo dobbiamo avere sempre se vogliamo puntare in alto non c’è altro da fare. Adesso chiudiamo il libro del campionato e apriamo quello della Champions, martedì c’è il Bayern e sarà un Olimpico di fuoco». Sulla partita poco da dire, «abbiamo segnato tre gol e chiuso la partita in 30 minuti e poi abbiamo gestito bene il secondo tempo. Ora possiamo concentrarci sulla Champions. Il Bayern oggi ha vinto 6-0? Non è una sorpresa – la pronta risposta dello spagnolo – loro sono fortissimi ma non vedo l’ora che arrivi martedì». Dove Garcia avrà l’imbarazzo delle scelte, soprattutto là davanti con i rientranti Gervinho e, se recupera, Iturbe, comunque favoriti su Destro e Ljajic. «È vero che quando gioca Destro, Francesco ha più spazio e con tanti giocatori che palleggiano non c’è nemmeno bisogno che venga incontro alla palla ma l’importante è che dia profondità. Ma faccio i complimenti anche a Ljajic che ha fatto un grande gol e lavorato tanto per la squadra. Ha un atteggiamento da grande giocatore. È vero che ha avuto un grande palla da Francesco ma poi ha fatto tutto da solo…». Già Totti, nemmeno oggi Garcia ha voluto farne a meno: «Questa gara non poteva iniziare senza il capitano, era una gara importantissima ed era importante tornare alla vittoria. L’unico ‘crucciò semmai è che »questa squadra non perde mai la palla, così ho potuto fare fare il terzo cambio tardi«, la battuta scaccia-incubo Bayern di Garcia. »Martedì saremo outsider – dice ancora serio – affrontiamo uno dei più grandi club del mondo. e dovremo essere al 120% e sperare che Bayern sia al 70%, sarà un olimpico come non l’ho mai visto«. Sull’altra sponda Corini non vede tutto nero (»con un gol dopo pochi minuti e 3-0 alla mezzora era davvero difficile«): »Posso dire di essere contento di non aver preso gol nel secondo tempo anche perchè era certo difficile pensare di recuperare. Ho visto una grande Roma ormai alla pari della Juve«.

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