Nozze gay, è caos: Marino denunciato, pronto il ricorso a Strasburgo. Ma sulle Unioni civili Sel attacca il Pd | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Nozze gay, è caos: Marino denunciato, pronto il ricorso a Strasburgo. Ma sulle Unioni civili Sel attacca il Pd

È stata inviata al prefetto di Roma una diffida a procedere con la cancellazione delle trascrizioni dei matrimoni tra soggetti dello stesso sesso. Firmatari dell’iniziativa i legali di otto coppie che sabato hanno proceduto alla trascrizione davanti al sindaco di Roma, Ignazio Marino. Nella missiva di quattro pagine, inviata per conoscenza anche al presidente della Repubblica e al ministro della Giustizia, gli avvocati invitano la «prefettura di Roma e, per quanto occorrer possa, il ministero degli Interni a non procede all’illegittima cancellazione delle avvenute trascrizioni». I difensori delle coppie omosessuali invitano, inoltre, il presidente del Tribunale di Roma (a cui la diffida è inviata per conoscenza ndr) a rilevare il conflitto di attribuzioni che il ministero pretende di attribuire al prefetto e le attribuzioni che la legge conferisce all’autorità giudiziaria«. Nel provvedimento, infine, i legali della Rete Lenford invitano »il presidente della Repubblica, il ministro della Giustizia, il presidente del Consiglio dei Ministri ed il Consiglio superiore della magistratura a compiere gli atti necessari a tutelare la separazione dei poteri definita dalla legge a garanzia dei diritti dei soggetti interessati«.Impasse in assemblea capitolina sulle unioni civili. Il Codacons annuncia battaglia contro la diffida del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che ieri ha formalmente invitato il sindaco Marino ad annullare le 16 trascrizioni. «Stiamo lavorando per impugnare la diffida del Prefetto e presentare al Tar un ricorso d’urgenza con richiesta di provvedimenti ‘ante causam’, per bloccare qualsiasi atto teso ad annullare le trascrizioni registrate da Marino – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Questo perchè l’annullamento delle registrazioni annunciato da Pecoraro si porrebbe in evidente conflitto con le disposizioni comunitarie che impongono agli stati membri il riconoscimento del diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso degli individui». Non solo, il Codacons annuncia oggi «l’intenzione di ricorrere anche alla Corte di Strasburgo contro qualsiasi atto del Prefetto che impedirà la trascrizione delle nozze gay operata dal sindaco di Roma». Sul tavolo della Procura della Repubblica di Roma, inoltre, «è approdato l’esposto del Codacons contro il Ministro dell’Interno Alfano, con il quale si chiede di accertare e verificare se nei fatti esposti possano celarsi fattispecie penalmente rilevanti ivi compreso i reati di cui dall’art. 323 c.p. e concorso nello stesso; violazione del principio costituzionale di uguaglianza dei diritti in quanto la circolare del Ministro risulta discriminatoria e contenente una azione di cancellazione di un atto civile, contratto legalmente in un paese Ue, solo sulla base del sesso dei contraenti; violazione dell’autonomia del Sindaco, discriminazione fondata sull’orientamento sessuale (eguaglianza, violazione art. 21 Carta UE, 14 Cedu), violazione del diritto al rispetto della vita familiare (art. 8 Cedu)».Il movimento politico Italia Cristiana ha presentato oggi un esposto-denuncia contro l’iniziativa del sindaco di Roma di trascrivere 16 matrimoni gay contratti all’estero. Nell’esposto si chiede «la sospensione di Marino dalle funzioni e l’allontanamento immediato».

L’inizio della discussione in Aula Giulio Cesare, annunciato dalla maggioranza per il 25 settembre scorso, rischia domani di slittare nuovamente. Il tutto mentre il sindaco di Roma Ignazio Marino spinge sull’acceleratore trascrivendo e riconoscendo i matrimoni gay celebrati all’estero. La delibera per l’istituzione del registro delle unioni civili è stata inserita, come già successo nelle settimane precedenti, tra quelle da discutere (domani è il quarto punto all’ordine dei lavori) ma il dibattito in consiglio non è mai iniziato. E Sinistra Ecologia e Libertà lancia l’allarme: «Il dibattito si è inasprito e la discussione in Aula sarà più complicata e il Pd è diviso». «Sulle unioni civili è un momento molto critico – commenta la consigliera di Sel Imma Battaglia – Dopo una lunga trattativa si era arrivato a trovare una quadra in maggioranza: se prima contavo 7 consiglieri Pd insicuri ora erano diventati solo due. Ma nel momento in cui c’è stato un effetto bomba sulla questione dei matrimoni gay, attraverso un gesto forte ed eclatante del sindaco Marino, questo ha inasprito e indurito le posizioni». «La delibera è pronta da ormai un anno – spiega Riccardo Magi, consigliere radicale della Lista civica Marino – Il passaggio in commissione è avvenuto 10 mesi fa quindi la maggioranza e i suoi capigruppo hanno avuto tutto il tempo per dimostrare di volerla approvare. Invece non si dà la dovuta urgenza a quest’impegno preso». «Noi siamo pronti» dice il capogruppo del Pd in Campidoglio Francesco D’Ausilio.

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