Maltempo, crolla parte del muro di Porta Pia e via Appia antica sott'acqua: allerta per il Tevere | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Maltempo, crolla parte del muro di Porta Pia e via Appia antica sott’acqua: allerta per il Tevere

Permane fino alla mezzanotte il codice rosso per le zone meridionali del Lazio e arancione su tutto il resto della regione, mentre per domani le previsioni sono in miglioramento

Crollano parti del muro della breccia di Porta Pia, a Roma, in seguito alle forti piogge. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Secondo quanto si è appreso dai pompieri, a causa delle infiltrazioni d’acqua si sono distaccati alcuni mattoni e pezzi di intonaco sul muro laterale in direzione via XX Settembre. Il Tevere e l’Aniene rimangono sotto stretta osservazione «con livelli registrati alle ore 6 all’idrometro di Ripetta di 7,37 m – Fase di Attenzione. Già nella nottata, al raggiungimento dei 7 m, è stata predisposta la chiusura delle banchine nel tratto urbano. Per l’ Aniene, alle ore 6 all’idrometro di Ponte Mammolo si registravano 5,15 m». Lo comunica la protezione civile di Roma Capitale. «Solo nella notte sono stati almeno 200 gli operatori in campo, tra personale e volontari della Protezione Civile, tecnici del Servizio Giardini del Dipartimento Tutela Ambientale, del Dipartimento Lavori Pubblici (SIMU) e del personale della Polizia Locale di Roma Capitale», si spiega in una nota. Straripa il fiume Almone a causa delle forti piogge. Lo si apprende dalla polizia municipale. Per questo i vigili hanno chiuso il tratto di via Appia Antica tra porta San Sebastiano e via Ardeatina. Dalle prime informazioni sembra ci siano anche attività commerciali allagate.

Permane fino alla mezzanotte l’allerta ‘rossà per le zone meridionali del Lazio e ‘arancionè su tutto il resto della regione, mentre per domani le previsioni sono in miglioramento: codice ‘giallò su tutto il territorio (‘criticità ordinarià). È quanto si legge sul bollettino di criticità idrogeologica e idraulica del Centro funzionale di Protezione civile della Regione Lazio. Il bollettino ha validità dalle 14 di oggi alle 24. Stando al bollettino della Regione, infatti, fino alla mezzanotte di oggi rimane «elevata» la criticità idrogeologica nei bacini costieri sud e in quello del Liri (sostanzialmente le province di Latina e Frosinone, già colpite nelle ultime ore da frane ed esondazioni), mentre la criticità è «moderata» nel resto del territorio, Capitale compresa. Assente ovunque la voce ‘criticità idraulicà, ma resta la possibilità di «fenomeni temporaleschi intensi» per tutta la giornata di oggi. «Possibili incrementi livelli del reticolo secondario» (cioè corsi d’acqua minori) è invece l’indicazione per Roma. Riguardo a domani, invece, lo scenario sembra migliorare ovunque: tutta la Regione passa in allerta ‘giallò (‘criticità ordinarià), con la parte nord della Regione, in sostanza le province di Rieti e Viterbo, soggette a ‘rischio idrogeologico localizzatò e il resto del territorio a ‘rischio idrogeologico diffusò. Anche domani, però, secondo le previsioni, dovrebbero arrivare forti acquazzoni, ma non a Roma: «Possibili fenomeni temporaleschi intensi» sono previsti sui bacini costieri nord, sul bacino del medio Tevere, sull’appennino di Rieti e sul bacino del Liri. Roma, la Valle dell’Aniene e i bacini costieri sud potrebbero vedere «possibili incrementi del reticolo secondario». «Più di 400 le chiamate giunte stanotte al numero verde della sala operativa 803.555 per un totale di 161 interventi tra Roma e provincia, nel Frusinate nei Comuni di Frosinone e Ceccano e nella provincia di Latina in particolare a Cori». È quanto si legge in una nota della Regione. «Continua senza sosta – si legge nella nota – il lavoro di monitoraggio e controllo sul territorio da parte della Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Lazio che per l’occasione si sta avvalendo, oltre che di volontari di Protezione Civile regionale, anche dell’ausilio di rappresentanti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato». «Le risorse per l’alluvione a Roma del 31 gennaio 2014 non sono ancora arrivate: i cittadini non vanno al Senato o alla Camera a lamentarsi ma vengono dal sindaco». Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, durante una tavola rotonda all’assemblea Anci a Milano. «Per una calamità naturale in una grande città – ha proseguito – l’iter è lunghissimo».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login