Protesta anti-immigrati, un'altra giornata di tensione: lancio di bottiglie. Bagnasco: "Superare paura dell'altro" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Protesta anti-immigrati, un’altra giornata di tensione: lancio di bottiglie. Bagnasco: “Superare paura dell’altro”

La scintilla che ha scatenato la rabbia è stata, secondo la ricostruzione dei residenti, «l'aggressione ad una ragazza spintonata stamani»

– Dopo il rifiuto di fare entrare gli immigrati nel bar alcune donne hanno deciso di portare il caffè agli immigrati che stazionavano davanti al centro di accoglienza dove c’è ancora un cordone delle forze dell’ordine. Ne è nato un alterco quando si è avvicinato un gruppo di residenti. Poi è esplosa la violenza con un lancio di bottiglie e sassi contro il centro e il lancio di oggetti, in risposta dalle finestre. Qualche abitante ha tentato di entrare nel centro ma è stato fermato dalle forze dell’ordine.

Ancora tensione a Tor Sapienza. Un gruppo di residenti stamani si è radunato sotto il centro dei rifugiati scandendo insulti contro gli immigrati. «Scendete bastardi, scendete», urlano. Poi se lo sono presa con le forze dell’ordine schierate davanti alla struttura: «difendete noi non loro perchè noi vi paghiamo le tasse e lo stipendio». – La scintilla della nuova protesta contro gli immigrati è stata, secondo i residenti, «l’aggressione ad una ragazza spintonata stamani da un immigrato». Il gruppo di manifestanti, uomini e donne di cui alcuni pensionati, sotto al centro continuano a scandire slogan contro gli immigrati «che se ne devono andare». Qualche ospite del centro è affacciato alle finestre. In strada anche il parroco della zona. A rafforzare il cordone di sicurezza sono arrivati poliziotti che si aggiungono ai carabinieri.

«Questo quartiere soffre il degrado e l’assenza di sicurezza e non riguarda la comunità di immigrati». A parlare è Don Marco Ridolfo, parroco della chiesa di San Cirillo Alessandrino in viale Morandi a Tor Sapienza, periferia est di Roma, dove è esplosa la violenza anti-immigrati. «Ora si parlerà solo di razzismo e basta ma questo è la punta dell’iceberg – dice Don Marco – i problemi sono anche di degrado e scarsa sicurezza: sono legati alla prostituzione, allo spaccio frequente che avviene nella zona, alla scarsa illuminazione. La sera le persone hanno paura a circolare perchè ad esempio le luci sono spesso spente o comunque l’illuminazione non è sufficiente, c’è paura per atti di violenza che non riguardano solo gli immigrati, la situazione di degrado è più grande non riguarda solo la comunità di immigrati». – «Bisogna cercare di superare la paura dell’altro e del diverso cercare di fare posto a chi approda nella nostra vita per motivi di sofferenza». Lo ha detto il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, nella conferenza stampa che ha chiuso l’assemblea dei vescovi, commentando le proteste contro gli immigrati in alcune periferie della capitale. L’integrazione è «una sfida per tutti» perchè anche gli immigrati debbono avere «il desiderio dell’integrazione nelle popolazioni» dove sono accolti.

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