Uccise un uomo per 200 euro: pena ridotta in appello | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Uccise un uomo per 200 euro: pena ridotta in appello

– Riduzione di pena in appello per Gina Iulia Dascalu, la 37enne romena sotto processo perchè accusata dell’omicidio di Giovanis Apostolos, il greco accoltellato la notte del 10 gennaio 2013 mentre, terminato il lavoro, rincasava a Ostia. La I Corte d’Assise d’appello di Roma ha inflitto alla donna 10 anni di reclusione, 4 anni e 8 mesi in meno rispetto alla condanna inflitta dal Gup Luciano Imperiali a conclusione del processo col rito abbreviato. La riduzione è stata motivata con l’esclusione dell’aggravante della premeditazione contestata. Erano le 23 quando fu segnalata al Commissariato di Ostia la presenza di un uomo riverso sull’asfalto con evidenti ferite da arma da taglio; vicino a quel corpo c’erano varie tracce di sangue e una ciocca di capelli biondi. Una testimone (una donna che abitava a poche decine di metri dal luogo dell’aggressione) disse che, affacciatasi dalla finestra, aveva visto un uomo e una donna litigare animatamente; e l’uomo chiedere aiuto invocando un’ambulanza. Fu la stessa testimone a chiamare il 118. L’uomo morì nel tragitto verso l’ospedale; quella donna fu vista fuggire verso la pineta. Si arrivò a sospettare della Dascalu, che era difesa dall’avvocato Rocco Marsiglia, dopo il ritrovamento nella camera da letto della sua abitazione di un coltello da cucina compatibile con quello utilizzato per colpire Apostolos, e dall’analisi del Dna dalla quale risultò che quella ciocca trovata sul luogo dell’omicidio era corrispondente al suo. La donna, di cui dopo l’omicidio si erano perse le tracce, fu trovata in Romania (ma risultò aver passato qualche giorno anche in Austria e Germania); nel suo Paese d’origine le fu notificato un mandato di arresto europeo che nel frattempo era stato emesso. Il movente dell’omicidio fu ricondotto dagli investigatori a dissidi di tipo economico; Apostolos era infatti uso a prestare denaro. Il litigio tra i due, quindi, per l’accusa sarebbe nato in quanto la Dascalu non aveva restituito 200 euro che le erano stati prestati.

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