Omicidio al Trullo, uccide il cognato con nove coltellate: non accettava la sua nuova compagna

L'assassinio sarebbe arrivato al culmine di una lite. Sul posto la polizia scientifica e gli uomini del commissariato San Paolo

– Non accettava che l’ex cognato si fosse rifatto una vita dopo la morte di sua sorella. Nutriva nei suoi confronti un profondo rancore e dalle parole è passato ai fatti. Ieri sera lo ha atteso davanti al portone di casa e, quando è sceso dallo scooter, lo ha colpito all’addome con diverse coltellate. È accaduto intorno alle 23 in via Monte delle Capre, al Trullo, nella periferia di Roma. Inutile la corsa in ambulanza all’ospedale San Camillo, il 42enne Amedeo Maramao è morto poco dopo a causa delle profonde ferite. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato San Paolo, la polizia scientifica e gli investigatori della Squadra Mobile che in poche ore hanno arrestato il presunto responsabile dell’omicidio. Si tratta di Filippo Bonura, ex cognato e coetaneo della vittima, rintracciato oggi in un appartamento di Tor Bella Monaca, alla periferia Est di Roma, dove si era nascosto. Da una prima ricostruzione, lo avrebbe colpito con 9 coltellate e poi si è dato alla fuga. Dopo l’aggressione alcuni testimoni avevano raccontato di aver visto un uomo scappare a bordo di un’auto. Le indagini si sono fin da subito concentrare sulla sfera familiare della vittima e, in particolare, gli indizi portavano proprio all’ex cognato che già in passato lo aveva più volte minacciato. Secondo quanto si è appreso, i rapporti tra i due uomini erano decisamente peggiorati dopo la morte dell’ex compagna della vittima e sorella dell’arrestato, avvenuta tre anni fa. A quanto ricostruito, infatti, Bonura aveva iniziato a nutrire nei confronti della vittima un profondo rancore da quando quest’ultimo aveva deciso di iniziare una relazione stabile con un’altra compagna. All’ex cognato non andava proprio giù quella nuova convivenza. Forse l’avrà vista come una mancanza di rispetto nei confronti di sua sorella con cui Amedeo Maramao aveva avuto anche dei figli. Una rabbia così profonda da spingerlo a recarsi nella tarda serata di ieri sotto casa sua e a colpirlo ripetutamente con un coltello lasciandolo accasciato per terra.