Roma, Garcia ritrova Maicon: "Con l'Inter serve la vittoria". Per Mancini esame all'Olimpico | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Garcia ritrova Maicon: “Con l’Inter serve la vittoria”. Per Mancini esame all’Olimpico

– Innanzitutto vincere, e se possibile anche convincere. La Roma si avvicina alla sfida di domenica sera contro l’Inter con un Maicon in più e sapendo che mancare l’appuntamento con l’intera posta in palio potrebbe significare perdere altro terreno dalla Juventus. Alla sfida dell’Olimpico i giallorossi arriveranno infatti conoscendo già il risultato della capolista, impegnata nel derby. Quasi un inedito da quando le due formazioni si sono affrontate nello scontro diretto (alla 6/a giornata): da allora la squadra di Garcia solo una volta si è trovata a dover giocare con la pressione messagli addosso dai bianconeri. Era il 9 novembre e alla goleada rifilata dalla Juve al Parma, la Roma rispose con un convincente 3-0 al Torino. E dalle parti di Trigoria solo gli ottimisti credono che i granata – a secco di vittorie da 15 anni nel derby della Mole – possano fermare la banda Allegri. Ecco quindi che, a meno di sorprese, battere l’Inter sarà indispensabile per restare nella scia della Vecchia Signora. Per centrare l’obiettivo Garcia potrà contare sul rientrante Maicon, tornato ad allenarsi regolarmente in gruppo. Notizia particolarmente positiva per il tecnico francese se si considera che con l’ex interista in campo la Roma marcia al ritmo di 2,3 punti a partita (19 in 8 gare), mentre nei 9 incontri senza il terzino la media scende a 1,5 punti ogni 90 minuti (14 punti). Il brasiliano, assente da metà ottobre per colpa di un’infiammazione al ginocchio destro, si riprenderà quindi il ruolo di terzino destro, permettendo a Florenzi di tornare a giocare sulla linea degli attaccanti. Nessun dubbio poi sulla coppia di centrali che sarà composta da Manolas e Astori, con quest’ultimo che a 48 ore dall’impegno contro la squadra di Mancini allontana le voci di uno spogliatoio in crisi: «Il gruppo è coeso e ha molto entusiasmo, sa di essere in gara per entrambe le competizioni – le sue parole a Roma Tv -. Il nostro obiettivo è arrivare a Natale col maggior numero di punti possibili e superare il girone di Champions League. Arrivare alla sosta invernale con gli stessi punti della Juventus sarebbe un ottimo risultato». «L’Inter? Sarà impegnativa, sicuramente il cambio di allenatore porta entusiasmo e una scossa iniziale, sappiamo che Mancini è bravo, carismatico, e che la squadra ha potenzialità per stare ad alti livelli – aggiunge poi il difensore che dovrà stare attento ai cartellini gialli perchè sotto diffida -. Hanno qualità individuali fortissime, posso parlare di Icardi, Palacio, Osvaldo, giocatori di livello mondiale. Bisogna stare attenti ai singoli e alla squadra». E a non lasciarsi scappare i tre punti per non far scappare la Juventus.

Il biglietto per i sedicesimi di Europa League è già in tasca ed ora Mancini e l’Inter possono concentrare le energie sul campionato. Se il cammino europeo, infatti, procede spedito, altro discorso è la Serie A. E contro la Roma domenica serve dare un’importante risposta, perchè vincere all’Olimpico lancerebbe i nerazzurri nella rincorsa al terzo posto lontano cinque lunghezze. Non sarà facile però fare risultato, i giallorossi in campionato tra le mura di casa hanno sempre vinto con margine mantenendo la porta imbattuta. Sarà la seconda grande sfida che Mancini si troverà ad affrontare a poco più di due settimane dal suo ritorno. Il derby lo ha lasciato soddisfatto, poi è arrivata la vittoria sofferta ma di spirito contro il Dnipro ed ora serve raccogliere quanto di buono fatto in questi giorni e provare lo sgambetto alla seconda della classe. Anche perchè il posticipo darà una chiara misura del livello raggiunto dall’Inter che da un mese non riesce a centrare i tre punti. Il tecnico nerazzurro domenica esordirà in trasferta, ritornando in uno stadio che gli ha regalato gioie e dolori: quando allenava la Lazio non è mai riuscito a far suo il derby capitalino, ma si è poi riscattato guidando l’Inter perchè in venti partite contro la Roma ha ottenuto 39 punti. Un bilancio che fa ben sperare, in un momento che per l’Inter però resta enigmatico. Perchè le novità tattiche introdotte da Mancini non sono state ancora del tutto assimilate. Il primo tempo col Dnipro ha evidenziato le difficoltà della squadra a rispettare i movimenti di copertura imposti dalla difesa a quattro, il centrocampo troppo spesso non ha supportato le retrovie e in attacco non si è ancora trovata la chiave di gestione dei ruoli. Nel derby Kovacic, fuori ruolo, non è mai entrato in partita, in Europa League, poi, è stato Icardi a non incidere, troppo defilato rispetto alla porta. Oltretutto Nagatomo ed Hernanes probabilmente non saranno impiegabili a Roma: il giapponese ha rimediato una lussazione (poi ridotta) alla spalla, mentre il brasiliano non è al meglio per un risentimento all’adduttore anche se l’ecografia ha scongiurato nuove lesioni. Allo stesso tempo, però, Mancini sta riuscendo a recuperare psicologicamente quei giocatori che erano con Mazzarri erano stati messi in disparte. Primo fra tutti Guarin, entusiasta del nuovo allenatore, ma anche Campagnaro che ai microfoni di Sky ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Già dall’anno scorso abbiamo avuto qualche problema per la Nazionale, le cose non andavano al meglio. Queste situazioni non devono condizionare, ma non ero tranquillo e non potevo esprimermi al massimo. Ma ora tutto è cambiato e speriamo di ricominciare bene». È la nuova aria che si respira ad Appiano. Ora serve solo trovare la quadra anche in campo.

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