Mafia capitale, le tre ipotesi del prefetto: scioglimento, accesso agli atti o nessun intervento. Comune: "Non ci sono ispettori" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, le tre ipotesi del prefetto: scioglimento, accesso agli atti o nessun intervento Il Campidoglio: “Non ci sono ispettori”

Il ministro Boschi esclude la possibilità del commissariamento e il sindaco Marino attacca Berlusconi che chiedeva il voto anticipato: "Non lo fece per Fondi"

«Per Roma potrebbero esserci tre ipotesi, dopo la valutazione delle carte dell’inchiesta: o un accesso agli atti, o lo scioglimento o una terza via che prevede di non intervenire essendo in corso l’attività giudiziaria». Così il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ricordando che prima deve riferire al ministro dell’Interno. In virtù di di questo quadro della situazione non ancora definito è prematuro parlare di cose già decise. Per il Campidoglio, allo stato, non è stato deciso nessun invio di commissari prefettizi con compiti ispettivi», ha aggiunto il prefetto. Pecoraro ha quindi ribadito la necessità che ogni valutazione sia fatta dopo l’incontro con il ministro Alfano.

Gli ispettori del prefetto di Roma non sono arrivati in Campidoglio, secondo quanto si apprende. Il sindaco Ignazio Marino vedrà il prefetto Giuseppe Pecoraro martedì. L’arrivo degli ispettori prefettizi in Campidoglio era stato prospettato oggi su alcuni quotidiani. – «Io mi rifiuto di avvalorare l’idea che Roma sia una città di mafiosi. Prima c’era la Roma ladrona ora la Roma mafiosa. La stragrande maggioranza dei romani sono persone perbene e in questo momento soffrono per la crisi economica e la mancanza di lavoro. Questa è la Roma che conosco». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino intervistato su Rainews24. «Io spero che quello che è stato sottratto al pubblico – aggiunge – possa essere restituito ed utilizzato nell’interesse dei cittadini». «Io non sono un investigatore ma dal momento in cui mi sono insediato in Campidoglio mi resi conto che alcune questioni non andavano. È stato poi un susseguirsi di denunce che ho fatto al procuratore Pignatone e di cambiamenti nelle società principali: una delle prime persone che rimossi fu Franco Panzironi, ad di Ama». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino intervistato su Rainews24. «C’è stata molta più attenzione sulla pedonalizzazione dei Fori imperiali – aggiunge – piuttosto che sulle altre scosse fortissime che io ho messo in atto da subito: ad esempio la chiusura della discarica di Malagrotta o l’aver mandato via il consiglio d’amministrazione di Assicurazioni di Roma. Perchè le decisioni che io ho preso non sono state prese nei cinque anni precedenti? Questo bisognerebbe domandarsi…».

«Caselli è un caro amico con il quale ho parlato in questi giorni. Ci conosciamo da 18 anni ed è una persona con cui ho l’abitudine di chiedere consiglio. In questo momento non credo ci sia un trasferimento del procuratore Caselli a Roma». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino risponde, in diretta su Rainew24, a chi gli chiede se Gian Carlo Caselli farà parte della sua squadra in Campidoglio. L’ipotesi circolata ieri era che l’ex procuratore potesse ricoprire il ruolo di assessore alla Trasparenza e alla Legalità.«Ha mai sentito parlare del leader di Forza Italia? In questo momento sta scontando una pena ed è il presidente del Consiglio che si rifiutò di procedere allo scioglimento del comune di Fondi per mafia. Le sembra che questo sia il pulpito da cui devo ascoltare delle prediche?». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino commenta, intervistato su Rainews24, le dichiarazioni di Silvio Berlusconi che ha invitato il primo cittadino a dimettersi.

«È giusto individuare le responsabilità ma attenzione a tirare in mezzo il Comune di Roma, per arrivare al commissariamento ci vogliono estremi di legge precisi e qui non ci sono estremi. Marino deve restare e governare bene». Così il ministro Maria Elena Boschi, ospite dell’Intervista di Maria Latella. – «Leggo su alcuni giornali intercettazioni di Buzzi chi mi riguardano. Sfido chiunque, ad affermare l’esistenza di un mio qualsiasi intervento o pressione anche su un solo amministratore pubblico per favorire la 29 Giugno. Chi lo farà verrà querelato». Lo afferma in una nota l’eurodeputato del Pd Goffredo Bettini. «Negli ultimi anni, come la generalità degli esponenti del Pd e non solo – aggiunge – ho incontrato, credo due o tre volte, i dirigenti e i lavoratori della cooperativa. Nessuno, estraneo alla cupola del malaffare, poteva sospettare che la 29 Giugno, dietro il suo impegno sociale e la sua storia di sinistra, nascondesse un’ attività criminosa. Tantomeno io, lontano da 10 anni dalla realtà gestionale e amministrativa di Roma. Purtroppo, in un clima intossicato che denuncio da anni, qualsiasi colloquio è esposto al millantato credito e ad una utilizzazione perversa». «L’ho già detto in questi giorni – conclude Bettini – qui si rischia l’impraticabilità di campo per la politica».

– «Necessario indagare sull’assistenza alloggiativa gestita dalla »Cooperativa 29 giugno«, ovvero dalla Eriches 29, ma salvaguardando le famiglie in assistenza e i lavoratori». È quanto afferma Massimo Pasquini, della segreteria unione inquilini Roma e Lazio. «il Consorzio Eriches 29, del gruppo Cooperativa 29 giugno, dichiara sul suo sito che dal gennaio 2012, il Consorzio Eriches gestisce in convenzione con il Dipartimento delle Politiche Abitative del Comune di Roma il servizio di emergenza alloggiativa in favore di persone sfrattate, in graduatoria per l’ottenimento di un alloggio di edilizia residenziale pubblica -continua Pasquini-.Attualmente le persone destinatarie di tali servizi sono 550. Il consorzio per la gestione del servizio mette a disposizione 135 appartamenti dislocati nel Comune di Roma». – L’Unione Inquilini «chiede di sapere dall’Assessorato politiche abitative del Comune di Roma, e in assenza dell’assessore competente dal Sindaco Marino che siano rese note: l’ubicazione dei 135 appartamenti utilizzati come assistenza alloggiativa, se fra questi figurano anche gli appartamenti messi a disposizione per l’assistenza alloggiativa delle famiglie sgomberate da via delle acacie e da via Tuscolana ex scuola Hertz, e se corrisponde al vero che tali alloggi erano di proprietà del costruttore guarnera e gestiti dalla Cooperativa 29 giugno, che tramite la Eriches 29 li aveva prontamente offerti al Comune, in ogni caso chi sono i proprietari di tutti gli appartamenti messi a disposizione per l’assistenza alloggiativa dalla eriches 29 il loro costo e sulla base di quale concorso o appalto, o convezione sono stati scelti tali appartamenti e chi ha firmato gli atti dell’amministrazione comunale di scelta dei citati appartamenti e residence», aggiunge Pasquini. «Tenuto conto che dallo scorso venerdì 5 dicembre 2014 i vigili stanno consegnando delle lettere alle famiglie sgomberate dalla ex scuola Hertz, da via delle acacie e Papillo, in assistenza alloggiativa a via Tertenia, via Maccagnini, e al camping Aurelia, tutti appartamenti e residence gestiti dalla Eriches 29, dicendo che il 31 dicembre ci sarà la CESSAZIONE del Servizio chiediamo altresì che alle famiglie in assistenza alloggiative sia garantito il diritto alla casa, cosi come ai lavoratori il diritto al lavoro non avendo nulla a che fare con le eventuali »attività« della cosiddetta Mafia Capitale.Su questa partita si gioca la credibilità della Giunta Marino», conclude Pasquini.

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